Il 2024 ha decretato una svolta per i beni durevoli e tecnologici, anche se le tendenze rimangono piatte, ovvero a crescita zero, in volume. Ma si delineano chiari trend di domanda. Gfk-Niq tira le somme dei dodici mesi terminanti a dicembre.

Il 2024 ha decretato una svolta per i beni durevoli e tecnologici, anche se le tendenze rimangono piatte, ovvero a crescita zero, in volume. Ma si delineano chiari trend di domanda. Gfk-Niq tira le somme dei dodici mesi terminanti a dicembre.
Con oltre 54 mila punti vendita in tutta Italia, la nostra Gdo si distingue per un’altissima competitività, rendendo il mercato tra i più difficili. Ne deriva, in prima battuta, un alto tasso di infedeltà, con una media di tre punti vendita frequentati negli ultimi sei mesi, comportamento che riflette un approccio attento al prezzo, con scelte guidate da promozioni e volantini.
Più che i dazi Usa, preoccupano gli imprenditori e i consumatori i rincari energetici.
C’è un atteggiamento fortemente positivo verso il retail real estate: circa l’80% dei manager dichiara di nutrire valide attese nei confronti di questo asset. A monte un segmento immobiliare che, nel 2024, ha fatto faville.
Questo il ritmo delle operazioni di M&A che ha interessato l’Italia nel 2024. Un record, che potrebbe ripetersi quest’anno. Infatti, le previsioni macroeconomiche indicano un andamento generale positivo con una crescita economica attesa dello 0,8% del Pil e una tendenza dei consumi in linea con il 2024.
C’è poco da fare: gli italiani sono santi, poeti e navigatori, ma, soprattutto, risparmiatori. Anzi in una classifica mondiale si collocano all’undicesimo posto fra i popoli più accumulatori di ricchezza.