Natale: la spesa per regali supererà i 10 miliardi secondo Confcommercio
Natale: la spesa per regali supererà i 10 miliardi secondo Confcommercio
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Dopo una Black Week eccezionale, con spese di circa 5 miliardi di euro, in rialzo del 20% sul 2024, il Natale dovrebbe completare una stagione positiva.
Ci sono luci, ma, di contraltare, anche ombre, come dimostra l’analisi previsionale svolta dall’ Ufficio Studi Confcommercio in collaborazione con Format Research.
Tredicesime: +2,4 miliardi
Sullo sfondo ci sono un’inflazione ormai sotto controllo e un’occupazione a ottimi livelli, ma la vera spinta arriva dalle tredicesime, in crescita di 2,4 miliardi di euro rispetto al 2024.
La mensilità aggiuntiva favorirà, secondo la confederazione, una spesa media per consumi di 1.964 euro per famiglia (+53 euro sul 2024).
Questa maggiore quota, tuttavia, si trasferirà solo in piccolissima parte in un aumento, in valore, degli acquisti di regali natalizi, i quali saliranno solo di 1 euro: 211 pro capite contro i 210 dello scorso anno.
Una stabilità sulla quale incide, presumibilmente, anche un andamento demografico avverso. Il Natale, almeno quando si parla di doni, è soprattutto la festa dei bambini. Si dice, ma è vero.
Inoltre, se si fanno i conti su dicembre, il Black Friday diventa un’arma a doppio taglio, in quanto occasione per acquistare i regali in anticipo. Dunque, una larga parte del budget è già "sfumata", nell’ultimo scorcio di novembre.
Aumentano anche le spese per i servizi
E poi oltre alle strenne, gli italiani penseranno un po’ di più a sé stessi, "regalandosi" un nuovo elettrodomestico, andando un po’ più spesso al ristorante, al cinema, a teatro o visitando un museo e dedicandosi maggiormente al benessere personale.
La spesa complessiva per i regali quest’anno toccherà, in ogni caso, ben 10,1 miliardi - il dato più alto dal 2020 in poi, mentre sale all’81,5% (dal 79,9% dell’anno scorso) la percentuale di chi si dedicherà al rito dei doni natalizi.
Diminuiscono, inoltre, le persone che prevedono di passare un periodo festivo dimesso (dal 77,1% al 72,7%), mentre sempre più numerosi sono coloro che affronteranno con piacere la ricorrenza.
Il sentiment verso il Natale, infatti, è alto. Se andiamo a vedere la propensione all’acquisto dei regali scopriamo che risulta in crescita il numero di quelli che reputano i doni sì una spesa necessaria, ma sempre piacevole da affrontare. I pareri favorevoli salgono dal 44,4% dello scorso Natale, al 47,8% di quello in arrivo.
Tasse sotto l’albero
Torniamo alle tredicesime. Il gran totale netto, come emerge dai dati Istat e Inps, si attesta a 57,4 miliardi di euro.
Una volta sottratti gli accantonamenti per fare fronte alle scadenze di dicembre, legate al saldo Ici-Imu-Tasi e alla tassa di proprietà dell’auto, si perviene a un dato di 49,9 miliardi di euro, potenzialmente destinato ai consumi. Potenzialmente, perché poi il nostro è un Paese di grandi risparmiatori.
Questa cifra consente di pronosticare un esborso medio da tredicesima, per famiglia – comprendente, oltre ai regali, anche i maggiori acquisti di alimentari, abbigliamento, tempo libero ecc. – pari, appunto, a 1.964 euro, in crescita del 2,8% sul 2024, del 6,9% rispetto al 2019 e del 12,3% in confronto al 2008.
Negli ultimi dieci mesi del 2025 altre voci, come detto prima, hanno drenato ingenti risorse, anche se poi rientrano tutte nel grande calderone di consumi, quelli che muovono l’economia.
Facendo i cont,i il tempo libero e i servizi ricreativi, come musei, cinema e teatri, hanno assorbito un 17% in più tendenziale, il benessere personale un 4% aggiuntivo, gli elettrodomestici, stimolati anche dal recente bonus, hanno totalizzato +10,5%, pranzi e cene al ristorante sono saliti ben poco, ma pur sempre di uno 0,8%. E questi fenomeni dovrebbero crescere ulteriormente in uno dei mesi più spensierati dell’anno.
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