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Italian Wine Brands, i ricavi dei top brand crescono del +9%

Il consiglio di amministrazione di Iwb-Italian Wine Brands, ha approvato alcuni dati preliminari consolidati 2024, non ancora sottoposti a revisione legale e che verranno approvati definitivamente dal cda del 21 marzo 2025. Le vendite business ammontano a 401,8 milioni di euro mentre l’ebitda adj è superiore a 50 milioni di euro. La differenza rispetto al 2023 è spiegata dal riposizionamento dei prezzi di mercato a valle di un biennio caratterizzato da elevata inflazione. Significativo è il miglioramento del mix di prodotto con una crescita dei ricavi dei top brands del 9,7% a volume e del 9% a valore.

Italian Wine Brands, i ricavi dei top brand crescono del +9%

Gruppo Bauli investe nei giovani talenti

Il Gruppo Bauli continua a investire sul talento e sulla formazione delle nuove generazioni di pasticceri dando il via al "Premio Ruggero Bauli", realizzato in collaborazione con Cast, scuola di alta formazione nelle arti e tecniche culinarie e nel settore hospitality. Al centro dell'iniziativa c’è un'importante opportunità di crescita per i giovani pasticceri: il vincitore riceverà un premio in denaro di 5.000 euro, insieme all'accesso a corsi di Alta Formazione offerti da Cast per un valore di 10.000 euro. Inoltre, la ricetta vincitrice potrà essere realizzata come referenza ufficiale del Gruppo Bauli, trasformando un'idea in un prodotto concreto sul mercato.

Gruppo Bauli investe nei giovani talenti

Campari, focus sulla redditività. Taglio di 500 addetti

Un portafoglio brand più agile con lo sguardo fisso alla redditività. Il neo ceo di Campari, Simon Hunt, mette a punto un piano di risparmio per ridare tono a un bilancio stressato. Campari deve guadagnare efficienza e contenere i costi, con la razionalizzazione del portafoglio (e probabile cessione dei marchi minori), per concentrarsi sui brand a maggior potenziale di crescita e redditività e consolidare la presenza nei segmenti premium e super-premium​.

Campari, focus sulla redditività. Taglio di 500 addetti

Raspini apre le porte agli studenti dell’Escp Business School di Torino

Raspini, la scorsa settimana, ha accolto due gruppi di studenti dell’Escp Business School, che hanno visitato lo stabilimento di Viotto di Scalenghe (To) accedendo a tutti i reparti di produzione, con una visita guidata, e approfondendo temi importanti, come il processo di approvvigionamento delle materie prime e il progetto di rebranding del marchio aziendale. La visita è stata un’occasione per i futuri manager per addentrarsi nei processi di produzione, ma anche per comprendere come funziona e come si sviluppa la comunicazione di un importante brand nazionale. Inoltre, ha permesso loro di seguire da vicino il lavoro e gli innumerevoli e minuziosi controlli che caratterizzano, passo dopo passo, la lavorazione della salumeria di qualità, fino ad arrivare al prodotto finito.

Raspini apre le porte agli studenti dell’Escp Business School di Torino

Pasta al farro, Sgambaro traina il mercato

La pasta al farro sta conoscendo una fase di espansione trainata, subito dopo le referenze private label, dalle performance di Sgambaro, che si conferma primo produttore di marca. Con una quota a valore del 24,6% e un trend del +7,1% nel 2024 rispetto all’anno precedente, Sgambaro è cresciuto ben tre volte di più del 2% medio di tutto il segmento farro (fonte: NIQ, mercato farro, totale Italia, ytd 29.12.2024).

Pasta al farro, Sgambaro traina il mercato

Deoleo punta su una strategia orientata al valore

L’olio extravergine d’oliva italiano rappresenta da sempre un’eccellenza riconosciuta, ma oggi il settore si trova ad affrontare una crisi senza precedenti. Nell’arco di due decenni, la produzione nazionale si è quasi dimezzata, mentre i Paesi concorrenti del Mediterraneo avanzano con strategie più strutturate e modelli di sviluppo innovativi. L’Italia, al contrario, rischia di perdere competitività a causa di una filiera ancora frammentata, di un’olivicoltura poco efficiente e dell’assenza di una visione unitaria a livello nazionale. Per invertire questa tendenza, la strada da percorrere è chiara: investire in innovazione e pianificare con lungimiranza. È questo il messaggio emerso durante il convegno organizzato a Roma da Confagricoltura e Unapol, intitolato “Olio di oliva: dalla tradizione al futuro. Prospettive per l’olivicoltura italiana”. Un’occasione di confronto tra istituzioni e rappresentanti del settore, con un obiettivo condiviso: rilanciare l’olivicoltura italiana e riportarla al centro del panorama internazionale.

Deoleo punta su una strategia orientata al valore
       
       

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