Conad non stacca il piede dall’acceleratore e per il 2025 stima un fatturato di 21,8 miliardi di euro, in aumento del 4,4% sull’anno precedente, più della media del mercato.
In progressivo rafforzamento anche il patrimonio netto del Sistema Conad: 3,95 miliardi (+5%). La quota di mercato, allo scorso luglio, è al 14,84% sul totale Italia, con un peso rilevante in tutti i canali di vendita e in tutte le aree geografiche.
Nel corso della presentazione di questa mattina a Milano, il dg Francesco Avanzini ha detto: "Se dovessi comprare a Torino o a Genova non andrei a comprare una catena di supermercati". Quindi “nelle prossime settimane verrà firmata l’acquisizione di una catena commerciale", forse piemontese e operante nel drug.
A margine dell’evento, Avanzini ha aggiunto che “la firma è prevista per il 23 dicembre, ma fino ad allora non si parla di nomi". Dovrebbe però trattarsi di un operatore del benessere-salute, con alcune centinaia di “pdv diretti” attivi nel Nord ovest, in un’area dove l’età media è più avanzata.
Il deal dovrebbe essere concluso da Conad Nord Ovest e aumentare la presenza della Margherita in Area 1 Nielsen.
Occhio ai servizi
Nel corso dell’evento ufficiale, Avanzini ha aggiornato il quadro strategico rispetto a quanto annunciato l’anno prima: accanto all’attività nei canali tradizionali della Gdo, bisogna crescere anche nei servizi (benessere, salute, ristorazione, polizze, petfood). I margini sono infatti previsti in graduale discesa con l’incalzare dei discount e del tasso demografico.
“Svilupperemo le nostre reti vendita fisiche e digitali - ha sottolineato il dg - sulla doppia direttrice della convenienza e della specializzazione, anticipando l’evoluzione del mercato e consolidando il nostro ruolo di innovatori nel retail italiano”.
Infatti a brevissimo sarà lanciato anche il nuovo format Benessity Conad, pdv di 300/600 mq dedicati ai prodotti per la cura della persona, per l’alimentazione, integratori e medicinali da banco. I primi due pdv pilota apriranno a Firenze e Modena.
Canali e Mdd
In dettaglio, in uno scenario di consumi in frenata e volumi cedenti, nel 2025 la coop dei dettaglianti segnala la crescita dei canali Conad (+5,7%) e Conad Superstore (+6,1%), oltre allo sviluppo a due cifre del nuovo format urbano Tuday Conad (+27,1%) e del canale specializzato dedicato ai prodotti e ai servizi per gli animali domestici PetStore Conad (+15,7%).
Quest’anno, Conad ha incrementato del 5,7% le vendite di prodotti a marca del distributore a 6,5 miliardi, l’incidenza più elevata del mercato retail. “Conad è la prima marca italiana e nel 2026 non subiranno aumenti di prezzo” ha promesso Avanzini.
Conad ha inoltre confermato il piano di investimenti 2025-2027 da 2,169 miliardi che sosterrà l’impegno delle 5 cooperative della Margherita e del Consorzio per nuove aperture, ammodernamento della rete, efficientamento della supply chain e sviluppo della digitalizzazione.
Prezzi da rottame di ferro
Lo scorso marzo Consorzio Conad ha ottenuto da Unicredit un finanziamento di 40 milioni (garantito per il 50% da Sace). Servivano per realizzare un’acquisizione o rilevare una parte della rete Carrefour? “Nessuna delle due - ha risposto il presidente Mauro Lusetti -. Li utilizziamo per l’attività ordinaria. Il rafforzamento in Area 1 è per noi una sfida in agenda. A breve prevediamo un processo di consolidamento del settore e, in mancanza di inflazione, saranno soprattutto i piccoli-medi retailer che potrebbero andare in crisi”.
Infine, sulla scarsa presenza di Conad in Area 1 Nielsen, Avanzini ha detto: “E’ impensabile che si facciano acquisizioni di catene commerciali a prezzi elevati quando invece il prezzo è da ferro vecchio. E di ferro vecchio ce n’è abbastanza anche in Area 1. La crescita di Conad arriverà anche nel Nord ovest”.
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