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Mil Mil resta fedele al suo dna

In un contesto di mercato sempre più frammentato, tra l’ascesa delle private label e le nuove sensibilità ambientali, c’è chi ha fatto della coerenza la propria forza. È il caso della divisione Idm di Mil Mil 76 che persegue la sua strategia costruita su grandi formati e packaging ricaricabili, senza rinunciare all’innovazione, come spiega Roberto Nuvolone, direttore commerciale & marketing divisione Idm di MilMil 76, società del Gruppo Mirato, che fa anche il punto sulle performance di mercato e presenta la nuova referenza in lancio proprio in queste settimane.

Mil Mil resta fedele al suo dna

Yakult pensa a formati più grandi

Le origini di Yakult affondano le radici in Giappone. È qui che nel 1899, nacque Minoru Shirota, scienziato, microbiologo e fondatore del brand, che riuscì a isolare un fermento probiotico unico Lacticaseibacillus paracasei Shirota (LcS), oggi tratto distintivo delle referenze del brand. Dal paese del Sol Levante all’Occidente, Yakult in 90 anni di storia, ne ha fatta di strada, fino a essere presente in 40 paesi, con due headquarter (uno a Tokyo, l’altro ad Almere), due centri di ricerca, 300 ricercatori operativi, 28.000 dipendenti e 65 milioni di euro di investimenti in r&d nel mondo.

Yakult pensa a formati più grandi

Fila, l’innovazione guida la crescita

3.300 dipendenti, 25 brand, più di 20 categorie di prodotto, 30 filiali distribuite su cinque continenti e 22 stabilimenti produttivi. Sono questi i numeri che sintetizzano e raccontano oltre un secolo di storia di Fila, acronimo di Fabbrica Italiana Lapis e Affini, l’azienda nata nel 1920 a Firenze, oggi proprietaria di alcuni dei più importanti marchi del mondo della cancelleria e della cartoleria nel panorama mondiale: da Giotto a Das, da Tratto a Lyra.
L’azienda nel 2024 ha raggiunto un fatturato pari a 612,6 milioni di euro. In Nord America i ricavi lo scorso anno hanno raggiunto i 298,9 milioni di euro. In Europa il giro d’affari ha toccato quota 215,9 milioni di euro, grazie a iniziative commerciali e di marketing che hanno portato a un miglioramento significativo del margine. In Centro-Sud America, in particolare in Messico, invece, Fila ha registrato una crescita importante, con un aumento dell’ebitda normalizzato del +26,9%. Orietta Casazza, direttrice marketing di Fila racconta l’evoluzione degli ultimi anni, le strategie e le novità in cantiere.

Fila, l’innovazione guida la crescita

F.lli Polli, obiettivo leadership nelle “smart vegetables”

Le operazioni M&A hanno una finalità chiara: aumentare il valore e la forza di un’azienda. Proprio per questo il 2024 è stato un anno chiave per F.lli Polli. Con l’ingresso del fondo d’investimento Platinum Equity, per l’impresa di Monsummano Terme (Pt) si sono aperte nuove strade verso un ambizioso piano di crescita, che passa dal rafforzamento della presenza nei segmenti di mercato più importanti (sottoli e pesti) e guarda con interesse all’estero e al mondo delle “smart vegetables”. Maria Giordano, chief marketing di F.lli Polli racconta le ambizioni del brand, tracciando un resoconto dell’ultimo anno e dei primi mesi del 2025.

F.lli Polli, obiettivo leadership nelle “smart vegetables”

Retex e Dimar sperimentano il carrello intelligente

Il carrello si evolve e diventa intelligente. Un progresso possibile grazie alla MarTech company Retex e a Iconic Smart Cart, la soluzione tecnologica messa a punto da un’azienda che utilizza intelligenza artificiale e computer vision per la trasformazione digitale della shopping experience. Grazie a questa collaborazione, Retex lancia un device esclusivo sul mercato italiano, che apre le porte al negozio del futuro. Iconic Smart Cart, infatti, è una soluzione unica in Italia (il servizio attualmente è presente all’estero negli store Intermarché in Francia e in alcune insegne retail della Germania, di Israele e del Sud America) proprio per la tecnologia computer vision che, abbinata all’AI, consente il riconoscimento visivo delle referenze posate nel carrello.

Retex e Dimar sperimentano il carrello intelligente

Covim, la crescita passa (anche) dalla Mdd

Il comparto del caffè vive un periodo non certo tranquillo. Gli aumenti vertiginosi dei prezzi delle materie prime e le incertezze normative hanno creato non poche difficoltà alle aziende del settore, che hanno dovuto fare i conti con i continui adeguamenti di listino, senza poter tralasciare l’attenzione al prezzo dei consumatori. In questo contesto così complesso, Covim è riuscita a chiudere il 2024 in crescita, sia a valore sia a volume, dimostrando anche un’attitudine all’innovazione. Il 2024, infatti, è stato l’anno del rebranding, dell’entrata in funzione del nuovo polo logistico e del lancio di alcune novità di prodotto per la fascia alta del mercato.

Covim, la crescita passa (anche) dalla Mdd
       
       

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