A Sol2Expo, nel corso del convegno “Il mercato dell'olio di oliva in Italia e in Europa: realtà e prospettive”, è stata presentata l’analisi dell’Osservatorio Sol2Expo-Nomisma. Dall’indagine emerge che in Gdo la crescita media dei prezzi dovuta alla scarsità di offerta a livello nazionale e globale ha già ridotto dal 47% del 2022 al 20% del 2024 il differenziale esistente tra l’olio evo comunitario (che continua a rappresentare la tipologia più venduta, con una quota a volume del 62%) e il “100% italiano”. Questo avvicinamento di prezzo ha reso più “attrattivo” al consumatore il prodotto ottenuto da olive italiane, il cui prezzo medio a scaffale è giustamente più elevato.
    


    
    
    
    
    