di Maria Teresa Giannini
Un nome, un tricolore (scritta bianco rossa sulla plastica verde) e un suono, quello delle bollicine che risalgono verso il collo di bottiglia non appena si rompe il sigillo del tappo: la veste e “l’effetto sonoro” dei prodotti beverage Ferrarelle sono entrati ormai da decenni nell’iconografia italiana, prima per l’acqua minerale, poi per la frizzante Maxima e ultimamente per le bibite gassate.
