Una nuova tappa per Beauty Star, del gruppo Dmo, che registra l’ingresso di due importanti punti vendita ad Alba e Cuneo, completando l’integrazione dell’intera rete ex-Modus, rilevata in giugno.
Con questa operazione, la catena arriva a 91 indirizzi in Italia, confermando la volontà di raggiungere quota 100 entro il 2026 e di rafforzare la propria posizione nel beauty nazionale.
Durante l’estate, come si diceva, Dmo ha finalizzato l’acquisizione dell’intera rete retail della piemontese Vallesi, composta da 24 store a marchio Modus, distribuiti in Veneto, Piemonte, ovviamente, Friuli-Venezia Giulia, Valle d’Aosta e Toscana.
I due nuovi negozi - Alba (290 mq) e Cuneo (307 mq) – entrambi particolarmente dinamici, entrano ora ufficialmente sotto l’insegna Naïma – Beauty Star.
Confermata anche, con l’ultimo passaggio, la continuità occupazionale per tutti gli 11 dipendenti coinvolti, in linea con l’approccio seguito durante l’intero deal, che ha garantito il posto a quasi 100 lavoratori in tutto.
Il piano di crescita si riflette anche nei numeri: il fatturato del comparto beauty di Dmo salirà da 50 a circa 65-70 milioni di euro, mentre l’Ebitda prevede un’impennata di 25 punti.
«Oggi il settore è troppo frammentato – affermano Fabio e Annalisa Celeghin, rispettivamente presidente e vicepresidente di Dmo –. Servono aggregazioni, economie di scala, visione industriale. Il nostro è un progetto di lungo periodo, italiano e strutturato, con al centro lo sviluppo di Beauty Star come realtà di riferimento nel proprio business».
Con sede a Pernumia (PD), l’azienda è una realtà familiare e fortemente manageriale, che sviluppa anche la catena Caddy’s, la quale conta, nel nostro Paese, 296 drugstore attivi nella cura persona e casa.
Tutti i nuovi negozi entrano nella rete Naïma – Beauty Star, grazie alla partecipazione di Dmo allo stesso consorzio Naïma, polo italiano che riunisce oltre 400 profumerie indipendenti sotto un marchio condiviso.
«Il nostro obiettivo – sottolinea François Xavier Tah, direttore commerciale di Dmo – è costruire un gruppo solido, radicato e competitivo, capace di dare continuità a realtà locali di valore e affrontare il mercato con una visione moderna. L’Italia è ancora dominata da tre multinazionali estere: vogliamo essere la prima alternativa nazionale, forte, organizzata e con un’identità precisa».
Il traguardo dei 100 insediamenti è ormai a un passo: «Stiamo lavorando per annunciare nuove acquisizioni entro la fine del 2025 – conclude Tah –. In un mercato fermo, noi investiamo, cresciamo e ci rafforziamo. Siamo convinti che il canale profumeria abbia ancora molto potenziale da esprimere, se guidato con competenza e visione industriale».
Dmo, acronimo di Dettaglio Moderno Organizzato, fondato dalla famiglia Celeghin, dà lavoro a oltre 1.700 dipendenti, con un fatturato consolidato 2024 di 300 milioni di euro e in crescita, sul 2023, dell’8,3 per cento.
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