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Bofrost Italia, fatturato a 300 milioni

Bofrost Italia chiude l’anno commerciale 2024-25 con un fatturato di 300 milioni di euro, in leggero aumento. Un risultato che conferma la stabilità e la solidità del modello di business dell’azienda, che continua a consolidare la crescita degli ultimi anni. I dati sono stati presentati durante il meeting di lancio del nuovo anno commerciale. Nel suo intervento, il presidente e ceo Gianluca Tesolin ha analizzato il contesto di mercato, caratterizzato da incertezze e rapidi cambiamenti, sottolineando l’importanza per Bofrost di essere un’azienda agile e “ambidestra”, capace di anticipare le trasformazioni senza perdere di vista l’efficienza e l’ottimizzazione. Per affrontare le sfide del futuro, l’azienda continua a investire nell’innovazione di prodotto, arricchendo il proprio catalogo con oltre 100 novità ogni anno tra surgelati e freschi, con particolare attenzione alla qualità delle materie prime e alla selezione dei fornitori.

Nuova categoria in arrivo
Nel delineare le strategie future, Tesolin ha illustrato i progetti chiave che guideranno lo sviluppo dell’azienda nei prossimi anni. Dall’introduzione di nuovi prodotti nelle categorie dei surgelati, freschi e vino, per rispondere in modo sempre più puntuale alle esigenze dei clienti, fino ad arrivare al lancio di una categoria completamente nuova che verrà proposta il 24 marzo in tutta Italia.

«L’anno commerciale 2024-25 conferma la solidità del nostro modello di business, basato su qualità, servizio e innovazione. In un mercato in continua evoluzione, vogliamo essere un’azienda capace di anticipare i cambiamenti e di offrire risposte concrete ai nostri clienti, il nostro vero motore” – ha dichiarato Gianluca Tesolin, presidente e ceo di Bofrost  –. Per questo investiamo costantemente nell’assortimento, nelle tecnologie digitali e, soprattutto, nelle persone, perché una squadra motivata è la chiave della nostra crescita».

Attenzione alla sostenibilità sociale
Sul fronte tecnologico, Bofrost investe nell’intelligenza artificiale per potenziare l’app dedicata ai venditori, inserendo strumenti di ricerca di informazioni sul contratto di lavoro, sulle opportunità di welfare ma anche rendendo più efficiente la ricerca dei prodotti e migliorando l’interazione con i clienti per garantire un servizio sempre di elevatissima qualità. Infine, un focus particolare è rivolto alla valorizzazione delle risorse umane, riconosciute come l’elemento chiave del successo aziendale.
Su questo argomento, il professor Guido Bortoluzzi nel suo intervento ha presentato una ricerca effettuata su tutti i venditori Bofrost (stratificati per età) attraverso cui sono stati approfonditi temi come l’ambizione, la soddisfazione per la propria carriera, il work-life balance e l’identificazione con Bofrost. La ricerca è stata effettuata con l'obiettivo di comprendere le esigenze dei collaboratori e creare dei percorsi di crescita professionali adatti a ogni individuo e alle specifiche esigenze delle diverse generazioni. Questi progetti testimoniano l’impegno tangibile di Bofrost nell’offrire  un servizio sempre più innovativo e vicino alle esigenze dei consumatori.

Con questa visione strategica, Bofrost Italia guarda con determinazione al futuro, puntando su innovazione, qualità e valorizzazione del capitale umano. L’azienda continua a rafforzare la propria presenza sul mercato, evolvendosi per rispondere alle nuove esigenze dei consumatori e consolidando il proprio ruolo di riferimento nel settore.

 

Bofrost Italia, fatturato a 300 milioni

Agromonte celebra 25 anni

Agromonte celebra un anniversario speciale: 25 anni di storia. Era il 1970 quando Carmelo Arestia, founder di Agromonte, fa dell’amore per la propria terra un business vincente, avviando con la moglie Ida un’avventura imprenditoriale nel mondo degli ortaggi freschi. Nel 1980 Carmelo comincia a investire sui primi terreni e in una produzione propria, fino a quando nel 1990, decide di avviare una nuova attività trasformando peperoni in salamoia per rivendere un prodotto semi-lavorato alle grandi industrie conserviere. Si arriva così al 2000, l’anno di nascita del brand, grazie all’intuito puntare su conserve locali a base di pomodorino ciliegino siciliano. Un family business che ha vissuto diversi momenti chiave, tra cui il 2008, anno in cui l’azienda comincia a farsi conoscere in maniera considerevole grazie al lancio della Salsa pronta di Ciliegino Agromonte, nell’iconica bottiglietta in vetro della birra. Un vero e proprio salto nel vuoto, ma allo stesso tempo una grande innovazione all’interno di un mercato composto fino a quel momento, esclusivamente da passate, polpe, pelati, sughi e concentrati. Nel 2018 il brand entra ufficialmente nelle case di tutti gli italiani con il lancio della campagna televisiva “Agromonte, O Venite in Sicilia”, in onda su tutte le principali emittenti nazionali e on air ancora oggi.
Nel 2024 Agromonte ha registrato un fatturato superiore a 30 milioni di euro, una crescita superiore al 10% a valore e un bilancio produttivo positivo con un incremento del +35% della materia prima proveniente da terreni di proprietà. Inoltre, l’impiego di 85 dipendenti, che possono arrivare fino a 150 con l’aggiunta dei collaboratori stagionali.

Agromonte celebra 25 anni

Centri commerciali Igd in crescita

Il Consiglio di Amministrazione di Igd-Immobiliare Grande Distribuzione Siiq ha esaminato e approvato il progetto di bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024. «Presentiamo al mercato i risultati dell’intero 2024 svelando un nuovo logo, che esprime una forte volontà di crescita, confermando allo stesso tempo l’impegno di Igd a innovare e creare valore per tutti gli stakeholder – afferma, Roberto Zoia, amministratore delegato di Igd –. I dati del 2024 riflettono il nuovo approccio e mostrano un net rental income in crescita e un ffo superiore alla guidance dichiarata al mercato lo scorso anno, mentre il valore del portafoglio core si è mantenuto in linea con il 2023. A febbraio 2025, inoltre, a un mese dall’entrata in vigore del piano industriale 2025-2027, abbiamo conseguito due importanti risultati: ristrutturazione delle scadenze del debito e cessione del primo asset del portafoglio rumeno. Inoltre, grazie al finanziamento ottenuto abbiamo potuto rimborsare integralmente i prestiti obbligazionari in essere, fatto che ci consente di affermare con orgoglio che Igd tornerà a distribuire un dividendo ai suoi azionisti. Facendo ricorso alle riserve liberatesi con la cessione di asset finalizzata nel 2024 proporremo all’assemblea un dividendo pari a 0,10 euro per azione. Non intendiamo, però, sederci sugli allori e continueremo a lavorare per ridurre ulteriormente il costo del debito, valutando attentamente le migliori opportunità che si presenteranno».

Centri commerciali Igd in crescita

Caffè Borbone cresce del 32% nella Gdo. Quotazioni record della qualità Robusta

Le quotazioni record del caffè verde comprimono i consumi di caffè ed erodono margini dei produttori. Caffè Borbone chiude il 2024 con ricavi in aumento a 334,5 milioni di euro, +11,4% rispetto all’esercizio precedente.
Il Margine operativo lordo ha perso il 15,3% a 67,5 milioni (20,2% dei ricavi), penalizzato dell’elevato costo del caffè all’origine, e in particolare dal balzo del prezzo della qualità Robusta, che si è nuovamente attestata sui massimi storici. L’utile netto è di 36,9 milioni.

Caffè Borbone cresce del 32% nella Gdo. Quotazioni record della qualità Robusta

Valfrutta è marchio storico

Valfrutta entra ufficialmente a fare parte del registro speciale dei marchi storici di interesse nazionale istituito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Un riconoscimento prestigioso arrivato nei giorni scorsi, che testimonia oltre 50 anni di presenza sul mercato di un brand che ha fatto la storia dell’agroalimentare italiano ed è presente ogni giorno sulle tavole di milioni di famiglie. Con l’iscrizione di Valfrutta nell’apposito registro, Conserve Italia vede ora riconosciuti come marchi storici tutti e cinque i suoi principali brand italiani: Cirio, Yoga, Derby Blue, Jolly Colombani e Valfrutta. Un traguardo significativo per il consorzio cooperativo, che dal 1976 rappresenta il punto di riferimento per la valorizzazione del lavoro dei produttori.

Valfrutta è marchio storico

Svicom, crescita a doppia cifra nel 2024

Svicom ha presentato i risultati del 2024, che confermano il trend di crescita degli ultimi anni con un fatturato pari a 20 milioni di euro, in aumento del +17% rispetto all’anno precedente. Una crescita dei ricavi che ammonta al +115% nel periodo 2020-2024. Particolarmente significativo è l’incremento del portfolio gestito che, a fine 2024, segna un +118% rispetto al 2023 ed è composto da 350 asset, per un totale di circa 3 milioni di metri quadri under management, distribuiti principalmente al nord (42%) e al centro (40%), ma anche, con una quota minore, al sud (18%). Nel dettaglio, il retail, core business distintivo di Svicom, rappresenta oltre il 50% del portfolio, ma continuano a consolidarsi anche le altre asset class che, a livello aggregato, rappresentano quasi il 50% del portafoglio in gestione.

Svicom, crescita a doppia cifra nel 2024
       
       

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