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Moody’s e S&P: più rischio sul debito di Esselunga

Moody’s e S&P: più rischio sul debito di Esselunga

Moody’s e S&P: più rischio sul debito di Esselunga

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Emanuele Scarci

Doccia fredda per Esselunga. Il debito del retailer è più rischioso per l’agenzia americana Moody's Ratings la quale ha confermato il rating Ba1 sul lungo termine, ma ha abbassato l'outlook da stabile a negativo. Tradotto significa che l'emittente ha una certa vulnerabilità ai problemi finanziari, ma non è considerata ad alto rischio di default. S&P ritiene invece che la generazione di cassa di Esselunga rimarrà negativa anche nel 2025 e possa arrestare il rientro dal debito. 

Secondo Moody's, l'abbassamento dell'outlook “riflette la sottoperformance della società rispetto al 2023 e alle nostre aspettative”. Inoltre, Moody's evidenzia “il rischio che la redditività e i flussi di cassa non progrediscano nei prossimi 12-18 mesi e che Esselunga non riesca a ottenere i miglioramenti dei margini previsti e la riduzione della leva finanziaria”.
L'outlook negativo riflette anche “politiche finanziarie più aggressive rispetto al passato, in particolare il pagamento di 50 milioni di euro di dividendi e l'acquisizione di immobili per il futuro sviluppo nel 2024, che hanno contribuito al flusso di cassa negativo della società''.
Moody's ha poi confermato il rating sul bond senior Esselunga non garantito da 500 milioni di euro (con tasso dell’1,9%) che scadrà nell’ottobre del 2027.

Scarsa generazione di cassa

S&P global ratings ha confermato il rating "BB+" su Esselunga, ma ha tagliato l'outlook da stabile a negativo
L'agenzia di rating afferma che le difficili condizioni di mercato nel settore della vendita al dettaglio di prodotti alimentari in Italia hanno spinto Esselunga ad aumentare le sue attività promozionali nel 2024 e causando un calo del margine Ebitda rettificato al 6,4% nel 2024, dal 7,3% del 2023. 
Inoltre, gli elevati investimenti (capex) legati all'espansione del gruppo hanno portato il free operating cash flow post leasing a un valore negativo di 213 milioni. Pur prevedendo una ripresa della redditività nel 2025, S&P ritiene che il free operating cash flow post leasing rimarrà negativo per circa 120 milioni, arrestando la riduzione dell'indebitamento.

Meno utili e più debito

Nel 2024 Esselunga ha realizzato ricavi per 9,447 miliardi di euro, +1,3%, e un Ebitda ricorrente di 609,4 milioni (il 6,4% delle vendite contro il 7,5% dell’esercizio precedente). L'utile operativo è di 163,5 milioni (l’1,7% dei ricavi contro il 2,6%) e quello netto di 55,9 milioni, in forte calo dai 118,7 dell’anno precedente, 

Il debito netto (senza leasing e i crediti verso i clienti Fidaty Oro) di Esselunga si è appesantito di 284 milioni a 1,694 miliardi e gli oneri finanziari hanno inciso per 70 milioni. La leva finanziaria è salita da 2,2 volte a 2,9. In generale, fino a 3 il debito si ritiene sostenibile. Inoltre il retailer conta su un patrimonio netto di 1,96 miliardi.


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