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Caffo raddoppia con Cinzano

Colpo grosso per il gruppo calabrese. Rilevato il marchio Campari, per un valore di 100 milioni di euro.

Un apporto di 75 milioni

L’operazione, che ha beneficiato del sostegno finanziario esclusivo di Unicredit e della consulenza di Mediobanca, comporterà la creazione di una newco e arriverà a termine in tempi brevi: il closing è atteso già nel 2025.

Dal punto di vista numerico il dato più significato concerne un giro d’affari che quasi raddoppia. L’azienda di Limbadi (Vibo Valentia) ha chiuso il 2023 con un giro d’affari di 93,4 milioni di euro e un utile di oltre 19 milioni (dati camerali), mentre l’apporto del deal è stimato in 75 milioni di euro, considerando anche il marchio Frattina (grappa e prosecco), che rientra nella transazione

È evidente che si tratta di un nuovo capitolo per Gruppo Caffo 1915. Conferma l’amministratore delegato, Nuccio Caffo: «Siamo già attivi in oltre 70 mercati internazionali e questa acquisizione è un’importante accelerazione del nostro percorso di sviluppo internazionale. Cinzano, infatti, opera, da molto tempo, in più di 100 Paesi e, per questo, consentirà di rafforzare nettamente la globalizzazione del nostro gruppo e dei suoi prodotti di punta, in particolare di Vecchio Amaro del Capo».

L’imprenditore, ha anche aggiunto che ci sarà un impatto profondo sulla struttura attuale e sui processi aziendali. La nuova dimensione operativa comporterà, infatti, una profonda riorganizzazione interna, che coinvolgerà tutte le aree dell’azienda — dalla produzione alla distribuzione, alla logistica fino al marketing — , per adeguarsi a un aumento dei volumi, i quali saranno, anch'essi, pressoché raddoppiati.

«Uno sforzo – prosegue Caffo - che sarà accompagnato da importanti investimenti lungo tutta la filiera, con l’obiettivo di sostenere, in modo solido ed efficiente, la nuova fase di espansione».

Crescere per linee esterne

Il gruppo, specialista del beverage - vini, bibite, birre, tisane, vini e soprattutto liquori della tradizione nazionale - e con 110 anni di vita, porta avanti in questo modo una lunga serie di operazioni di crescita per linee esterne che ha condotto, dal 2006 al 2020, all’ingresso di marchi storici. Nell’ordine: Distilleria Durbino di Udine, Borsci S. Marzano, Amaro S.Maria al Monte, Grappa Mangilli, Ferro China Bisleri e Petrus Boonekamp.

Il primo impegno in agenda sarà il rilancio in Italia di Cinzano e in particolare del vermouth «un segmento – aggiunge Nuccio Caffo - in forte riscoperta a livello globale. Cinzano, del resto, è in una posizione privilegiata, essendo già il secondo marchio più bevuto al mondo in questa categoria».

Ma l’ex brand Campari è molto di più e comprende, in special modo, gli spumanti, la cui produzione inizia nei primi anni dell’Ottocento, portando poi alla creazione dell’insediamento produttivo di Santa Vittoria d’Alba, rilevato in seguito da Diageo e recentissimamente passato sotto l’egida di New Princes.

Si aggiungono al portafoglio altri aperitivi, liquori e, come detto, grappe, che dovrebbero anch’essi beneficare di una rivitalizzazione.

Il team interno a Caffo 1915, che ha seguito l’operazione e che avrà la responsabilità dell’integrazione di Cinzano, è formato da Nuccio Caffo, Massimo Mottura (responsabile filiali estere e progetto Cinzano) e Luigi Romano (responsabile progetti speciali).

Sette siti produttivi e quattro filiali estere

Gruppo Caffo 1915 possiede oggi sette siti produttivi: Distilleria F.lli Caffo di Limbadi, Borsci S. Marzano 1840 di Taranto, Birrificio artigianale Calabräu di Vibo Valentia, Distilleria Durbino-Friulia di Passons Pasian di Prato (Udine), Mangilli cantine e distillerie di Flumignano di Talmasson, sempre nell’udinese e Liquirizia Caffo, di nuovo a Vibo Valentia.

Nel mondo è presente con 4 filiali dirette: negli Usa (New Jersey), in Germania (a Monaco di Baviera), in Olanda (Amsterdam) e, in Spagna, a Madrid.

Importante nota culturale: con l’acquisizione Gruppo Caffo 1915 entra in possesso anche del prezioso archivio storico Cinzano, dove sono conservati manifesti originali, firmati da grandi artisti, testimoni di stili che vanno dal Liberty all’Art Déco, bottiglie ed etichette storiche e famose, nonché documenti unici, i quali raccontano oltre due secoli di storia.

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