Colossi come Tesco, Lidl, Billa, attivi sul territorio nazionale e con una quota ricavi di almeno il 25% nel settore alimentare, dovranno versare un 2,5% del fatturato netto che verrà spostato per sostenere, attraverso apposite iniziative, di marketing e prevenzione del rischio, il mondo agricolo, le Pmi e i prodotti nazionali.