di Emanuele Scarci

L’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese irritato per l’ingresso della multinazionale francese Carrefour in Filiera Italia, la fondazione di Coldiretti che intende rappresentare gli interessi di tutta la filiera agroalimentare italiana.

La Fondazione associa una settantina di grandi e medie aziende alimentari più società di servizi come Intesa Sanpaolo, Cdp, Snam, Poste ed Eni.

Venerdì scorso, in occasione del convegno di Bormio di The European House Ambrosetti, nel suo intervento Pugliese è intervenuto dopo il ceo di Carrefour Italia Christophe Rabatel che aveva illustrato la strategia della transizione alimentare, condotta anche grazie agli accordi raggiunti con Coldiretti fin dal 2019.

Pugliese ha subito messo le mani avanti: “Noi non possiamo confrontarci con una multinazionale globale come Carrefour, siamo piccoli e operiamo solo in Italia. Tuttavia qualche volta abbiamo dimostrato di fare meglio di qualche grande impresa” con evidente riferimento alle acquisizioni di Auchan e a grandi pezzi di rete di Billa, della tedesca Rewe.

Usciremo da Filiera, anzi no

Poi, richiamando l’attenzione del presidente di Coldiretti Ettore Prandini, Pugliese ha detto a bruciapelo: “Usciremo da Filiera Italia dopo il via libera dato all’ingresso di Carrefour. Conad è entrata per difendere i piccoli produttori italiani e l’italianità. Altrimenti costituite un club dei distributori esteri”.

Il ceo dei dettaglianti però ha quasi subito rassicurato Prandini, seduto in platea: “Scherzavo quando dicevo che saremmo usciti da Filiera Italia, ma il mio vuole essere uno stimolo”. Quindi quella di Pugliese non era solo una battuta, ma un avvertimento a non procedere oltre sulla strada dei retailer esteri.

Non possiamo farne a meno

Nella sua replica, Rabatel non ha fatto cenno all’attacco di Pugliese mentre Prandini, nel suo intervento, intorno alle 18,20, ha detto: “Mi spiace che Pugliese sia andato via, ma vorrei sottolineare la strategicità dell’accordo con Carrefour: è una piattaforma presente in 30 Paesi (in realtà è presente “solo” in 9 Paesi e nel 2019 è uscita dalla Cina ndr) e nell’accordo c’è la possibilità di esportare i nostri prodotti”. Come dire, di Carrefour, e dei retailer che ci proporranno una piattaforma internazionale, non possiamo proprio fare a meno. Pugliese è avvertito.