Slovacchia: le multinazionali retail tassate del 2,5% del fatturato netto
Slovacchia: le multinazionali retail tassate del 2,5% del fatturato netto
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Una tassa senza precedenti quella che sta per colpire, per volontà del Parlamento slovacco, che ha già deliberato in questo senso, le multinazionali retail operanti sul territorio della Repubblica.
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Colossi come Tesco, Lidl, Billa, attivi sul territorio nazionale e con una quota ricavi di almeno il 25% nel settore alimentare, dovranno infatti versare un 2,5% del fatturato netto che verrà spostato per sostenere, attraverso apposite iniziative, di marketing e prevenzione del rischio, il mondo agricolo, le Pmi e i prodotti nazionali.
Lo riferisce il quotidiano nazionale, in lingua italiana, ‘Buongiorno Slovacchia’, precisando che rimarranno escluse dall’imposta le associazioni di commercianti e quei punti vendita operanti nei distretti meno sviluppati, distretti a loro volta mappati dalle istituzioni. In tutto si calcola che la decisione frutterà 87 milioni di euro. A promuovere la manovra è stato l’Sns, o Partito nazionale slovacco, molto criticato in questo dall’opposizione.
Inutile dire che le multinazionali, oltre a contribuire largamente alla formazione dei prezzi al consumo, sono anche, naturalmente, luogo di lavoro per moltissimi cittadini della Repubblica. Per resitere dovranno alzare i listini o, in alternativa, abbattere i costi e rinunciare a una parte dei margini.
Nella Gdo locale, fra gli stranieri, spiccano appunto Lidl, entrata negli anni Settanta e con una rete attuale di circa 140 punti di vendita per 4.000 addetti (dati della Camera di Commercio Italo-Slovacca), Billa (140 Pdv) e Tesco, che dichiara 9.000 dipendenti e 150 negozi, sviluppati a partire dal 1996.
Gli interessati hanno già annunciato ricorso presso la magistratura locale e a Bruxelles.
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