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L'inglese Eg Group cede tutte le location italiane per 425 milioni

L'inglese Eg Group cede tutte le attività italiane per 425 milioni
La rete di Esso Italia è formata da 1.200 stazioni di servizio

L'inglese Eg Group cede tutte le location italiane per 425 milioni

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Luca Salomone

Gruppo Eg, che nel 2018 era entrato nel Bel Paese rilevando i 1.200 siti di Esso Italia, alla quale però è rimasto il business dei carburanti, vende il network a un consorzio di operatori, tutti presenti nel comparto dell’energia. Il deal vale 425 milioni di euro.

In questo modo la multinazionale, specializzata nel retail autostradale e nelle stazioni di servizio - fondata, nel 2001, dai fratelli e multimiliardari Moshin e Zuber Issa come Euro Garages -, abbandona completamente la nostra Penisola. Gli azionisti di EG sono i due imprenditori, affiancati da Tdr Capital.

Un consorzio tricolore

La rete va a una cordata di aziende petrolifere italiane: Pad Multienergy, Vega Carburanti, Toil, Dilella Invest e Giap.

L’amministratore delegato di Vega, Agostino Apa, ed Enrico Zampedri, di Pad Multienergy, a nome del consorzio, hanno osservato che «l’investimento si inserisce in una visione a lungo termine, volta a rafforzare la nostra presenza sul territorio e a promuovere innovazione, digitalizzazione e sostenibilità per l’intero network».

Eg Group continuerà, invece, a presidiare gli Usa, il principale mercato, più Germania, Francia, Paesi Bassi, Benelux, UK - dove si è fuso con Asda - e Australia, altra nazione che però sarà abbandonata in tempi molto brevi.

Australia exit

Qui, infatti, è stato siglato un accordo di cessione a Gruppo Ampol (energia) sulla base di un valore d’impresa di 1,1 miliardi di dollari australiani (circa 600 milioni di euro).

Tornando in Italia, va detto che i marchi partner, quelli che, nel tempo, hanno scelto di insediarsi in vari siti Esso-Eg, sono Carrefour, Burger King e Caffè Vergnano e, da marzo 2024, I Love Poke.

Al momento non sembrano esserci notizie sul rinnovo dei contratti dei retailer con il consorzio acquirente, anche se è molto improbabile che si verifichino disdette, visto che alcuni consorziati puntano già sul 'non oil'.

Più complessa la questione di Carrefour Italia, da poco ceduta a NewPrinces, che, dopo un periodo in cui il marchio francese sarà concesso in licenza, passerà all’insegna GS. Qui a fare testo saranno anche le strategie del nuovo proprietario.

Nel 2024 la multinazionale inglese controllava 5.600 location, con ricavi di 24,2 miliardi di dollari e un Ebitda rettificato di 1,4 miliardi di Usd.

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