Vasto piano di espansione per Alma-Piazza Italia, il gruppo di pronto moda, fondato a Napoli, nel 1993, dai fratelli, Luigi e Antonio Bernardo.
UniCredit, come capofila e coordinatrice, in pool con Bnl-Bnp Paribas, Banca Mps, Cassa depositi e prestiti, Mediocredito Centrale e Banco di Desio, guida la nuova fase di rilancio.
L’operazione, il cui valore non è stato reso noto, è articolata in due linee distinte: un prestito a termine, a favore di LB Holding, la società cassaforte di Luigi Bernardo, per l'acquisizione della quota paritetica del fratello Antonio, e una struttura di supporto (back-up facility) dedicata all’insegna.
Il family buyout vede lo stesso Luigi Bernardo salire al 100% delle quote e dare il via a un programma molto ambizioso.
Il piano industriale 2025-2030 di Piazza Italia prevede circa 200 nuove aperture, metà dirette e metà in franchising, in Italia, Balcani, Grecia, Medio Oriente, Sud America e Nord Africa, con un impatto diretto sull'occupazione che condurrà a più di 1.000 assunzioni in cinque anni, presso la sede e nel quartier generale del comparto retail.
Nel 2025 il gruppo si appresta a chiudere il migliore esercizio della sua storia, con un volume d'affari complessivo – tra negozi diretti e affiliati - pari a 485 milioni di euro, ricavi netti per 350 milioni e un Ebitda di 50 milioni, corrispondente a un margine del 14,3% per cento.
La sede di Nola (Napoli) diventerà un polo strategico per le funzioni digitali, le operazioni di gestione del network, la logistica e lo sviluppo internazionale.
Oggi il marchio conta, in totale, poco meno di 300 negozi nel nostro Paese, di cui moltissimi nei centri commerciali, ed è già presente in una decina di nazioni estere: Albania, Armenia, Cipro, Libano, Serbia, Malta…

UniCredit è al timone, come unica coordinatrice, intermediaria e agente, con una quota complessiva pari al 43,5% del finanziamento.
Un ruolo centrale nella definizione del piano è stato svolto da Arnaldo Bernardo, co-amministratore delegato di Piazza Italia e primogenito del fondatore Luigi, che ha guidato in prima persona l'operazione creditizia e supervisionato il nuovo programma.
Piazza Italia ha inoltre definito un piano Esg integrato, che coniuga crescita, responsabilità e filiera corta: incremento delle produzioni nella nostra Penisola e nell'area euro-mediterranea, riduzione della dipendenza dal Far East, impiego di materiali a minore impatto ambientale, processi distributivi più efficienti e circolari e programmi di formazione per i giovani talenti.
«La nostra famiglia rafforza la governance e la capacità di investire nel lungo periodo - commenta Luigi Bernardo, amministratore delegato di Piazza Italia -. Puntiamo su prossimità produttiva, digitalizzazione e formazione, per costruire un modello competitivo e sostenibile che continui a creare lavoro e valore in Italia e oltre confine».
Secondo le parti il family buy out di Piazza Italia rappresenta uno dei più rilevanti interventi italiani dell'anno nel comparto retail e conferma la capacità del Mezzogiorno di generare modelli industriali che integrino manifattura, distribuzione e finanza.
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