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A novembre vendite al dettaglio -0,2%. In 11 mesi discount +3,2%

A novembre vendite al dettaglio -0,2%. In 11 mesi discount +3,2%

A novembre vendite al dettaglio -0,2%. In 11 mesi discount +3,2%

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Emanuele Scarci

A novembre vendite al dettaglio ancora fiacche. Nemmeno il debole aumento dei prezzi riesce a smuovere i consumi. Istat stima che, a novembre, le vendite al dettaglio siano aumentate, su base annuale, dell’1,1% a valore e calate dello 0,2% a volume. In retromarcia sia le vendite dei beni alimentari (-0,2% a volume) sia quelle dei non alimentari (-0,2% a volume).

Sul fronte del non food, l’aumento maggiore riguarda profumeria, cura della persona (+4,1%), mentre il calo più consistente riguarda informatica (-2,8%) e le calzature (-2,7%).

Discount in palla

Quanto alla tipologia dei canali commerciali, le vendite al dettaglio crescono nella grande distribuzione (+3,8%), mentre diminuiscono per le imprese che operano su piccole superfici (-0,9%), le vendite fuori dai negozi (-3,9%) e il commercio online (-3,3%).
In particolare nella distribuzione moderna, nei primi 11 mesi dell’anno gli ipermercati registrano a valore +2% e i super +1,5% mentre il canale discount alimentare avanza del 3,2%.

Sostenere la domanda

Per Federdistribuzione, il 2024 si chiude con un andamento debole dei consumi. Si evidenzia «una stabilità dei volumi nel comparto alimentare, mentre si evidenziano delle criticità in alcuni segmenti del non food. In un contesto caratterizzato ancora dall’incertezza e dalla propensione al risparmio da parte delle famiglie, anche per gli effetti negativi derivanti da uno scenario geopolitico complesso, si registra un segnale positivo nella partenza dei saldi, ma rimane fondamentale recuperare fiducia e sostenere la domanda interna. In quest’ottica vanno alcune misure inserite nella legge di Bilancio, a sostegno dei redditi più bassi. La priorità per il nuovo anno resta il sostegno della domanda interna per contrastare lo scarso dinamismo dei consumi, motore dello sviluppo economico del Paese».

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