Prezzi nel carrello: +2,1% nel 2024. Confcommercio: incognita energia
Prezzi nel carrello: +2,1% nel 2024. Confcommercio: incognita energia
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A dicembre Babbo Natale porta un aumento dei prezzi nel carrello della spesa del +1,9% su base annua. Così la media grocery (beni alimentari e prodotti per la cura della casa e della persona) del 2024 comunicata da Istat si attesta sul +2,1%, molto meglio dell’ingestibile +9,5% dell’annus horribilis 2023.
Tuttavia si tratta di un +11,6% in un biennio che pesa sulle famiglie consumatrici e che i rinnovi contrattuali potranno neutralizzare in un arco temporale non breve.
Quanto all’indice generale Istat dei prezzi al consumo 2024, registra una media del +1% contro il +5,7% del 2023.
Nel panorama europeo, i prezzi crescono su base annua dell’1,3% in Francia mentre in Germania l'indice dei prezzi al consumo "core" (esclusi i prezzi di energia e beni alimentari) di dicembre 2024 evidenzia una crescita del 3,1% in confronto al dicembre 2023.
Confcommercio: prezzi bassi
Ottimista il direttore dell'ufficio studi Confcommercio, Mariano Bella, secondo cui «senz’altro favorevole deve essere l’interpretazione dei dati provvisori sull’andamento dei prezzi al consumo nel mese di dicembre. L’incremento dello 0,1% su base mensile, conferma l’inflazione su base annua all’1,3%, valutazioni entrambe inferiori alle nostre stime (+0,3% congiunturale e +1,6% tendenziale). I dati di dicembre testimoniano anche il rientro delle tensioni nel comparto alimentare, con inevitabili riflessi positivi sui prezzi dei beni che compongono il cosiddetto carrello della spesa. In termini prospettici, al netto dei fondati timori sui possibili rialzi dei prezzi degli energetici, il lieve rallentamento dell’inflazione di fondo, su base annua, pone le premesse per il permanere anche nei prossimi mesi di dinamiche contenute. Va anche sottolineato come nel contesto dell’Eurozona il nostro Paese si conferma come uno dei più virtuosi, con un’inflazione che rimane ampiamente al di sotto dei valori soglia».
Per Federdistribuzione, «i dati relativi di dicembre confermano un andamento stabile dell’inflazione. In un contesto congiunturale caratterizzato ancora da uno scarso dinamismo dei consumi e dalla propensione al risparmio da parte delle famiglie, su cui pesa un basso livello di fiducia per i prossimi mesi. È atteso qualche segnale positivo dall’andamento delle vendite durante i saldi invernali».
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