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A luglio prezzi nel carrello +3,4%. Confcommercio: l’aumento dei salari finisce nel risparmio - Distribuzione Moderna

A luglio prezzi nel carrello +3,4%. Confcommercio: l’aumento dei salari finisce nel risparmio

A luglio prezzi nel carrello +3,4%. Confcommercio: l’aumento dei salari finisce nel risparmio - Distribuzione Moderna

A luglio prezzi nel carrello +3,4%. Confcommercio: l’aumento dei salari finisce nel risparmio

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Emanuele Scarci

L’onda lunga dei prezzi non molla nemmeno in estate e il carrello della spesa si surriscalda. Secondo Istat, il dato preliminare di luglio indica per i prezzi al consumo del grocery (beni alimentari e prodotti per la cura della casa e della persona) un aumento su base annua del +3,4% dal +2,8% di giugno. L’indice generale (comprende tutti i prodotti e servizi) si ferma all’1,7%, come il mese precedente.

Nella variazione annuale dei prezzi tengono banco alimentari (+4,1%) e bevande (+2,1%), stabile l’energia.
Sul fronte europeo, in Germania, a luglio l’inflazione rimane stabile al 2,1%, in Spagna al 2,7% e in Francia all’1%.

Risparmio anziché consumi

Secondo Confcommercio, i prezzi di luglio confermano un trend sostanzialmente stabile. Nella nota congiunturale, l’ufficio studi Confcommercio sottolinea il permanere di un clima di elevata incertezza sulla direzione delle economie. Soprattutto per le politiche tariffarie internazionali. Il secondo trimestre del 2025 ha segnato per l’Italia un -0,1% del Pil e +0,4% su base annuale.
Tra le note dolenti si devono segnalare la bassa dinamica dei consumi, il perdurare di difficoltà del sistema industriale e la debolezza della fiducia di famiglie e imprese.
Infine, il direttore dell’ufficio studi, Mariano Bella, sottolinea che “oggi il reddito reale è superiore ai massimi del terzo trimestre del 2021 (ma ancora inferiore al 2007). Tuttavia non sembrano ancora prodursi effetti benefici sulla dinamica dei consumi. Infatti, tra il primo trimestre del 2023 e il primo quarto dell’anno in corso i redditi reali sono aumentati del 2,3% a fronte di una stagnazione (+0,2%) della spesa reale dei residenti, con il conseguente incremento della quota di risparmio”.

Più potere d'acquisto

Per Federdistribuzione, "nonostante l’intesa raggiunta tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti sul tema dei dazi, il clima d’incertezza economica continua a pesare sulle prospettive di ripresa della domanda interna, che resta debole anche al di là di come si chiuderà il periodo dei saldi estivi".

E aggiunge: "Per la crescita del sistema Paese è fondamentale rivitalizzare i consumi con misure che favoriscano un recupero di fiducia da parte delle famiglie e con politiche a sostegno del potere d’acquisto".

 

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