A giugno vendite al dettaglio -0,7%. Volumi: giù il food, su il cura persona

A giugno vendite al dettaglio -0,7%. Volumi: giù il food, su il cura persona
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Neanche l’estate spinge le vendite al dettaglio. A giugno, secondo i dati preliminari di Istat, le vendite al dettaglio registrano, su base annuale, un calo a volume dello 0,7% e una crescita a valore dell’1%. Sempre l’Istat a giugno ha stimato una crescita tendenziale dei prezzi grocery del 2,8% (3,4% a luglio).
Spacchettando il dato delle vendite al dettaglio, nell’alimentare la flessione a volume è dello 0,3% mentre a valore balza del 2,8% (merito dell’aumento dei prezzi). Nel non food il calo è per entrambe le categorie, rispettivamente -0,9% e -0,3%. Al suo interno, bene il cura persona (+3,7% a valore), male abbigliamento (-3,4%) e mobili e arredamento (-2,9%).
La distribuzione moderna performa meglio della media di mercato: +2,1% a valore nei primi 6 mesi dell’anno. Disaggregando i dati, il discount conferma il ruolo trainante, +3,6% a valore. Seguono ipermercati +2,6% e super +2,5%. Il commercio elettronico frena ancora: -0,4%.
Rebus evoluzione
Anche per l’ufficio studi di Confcommercio è difficile interpretare l’evoluzione. “Il dato di giugno di Istat sulle vendite al dettaglio - sottolinea Confcommercio - conferma il buono stato di salute del sistema. Tuttavia, i segnali di vivacità, inseriti in un contesto di scarsa fiducia e di preoccupazioni legate anche alla situazione internazionale, stentano a tradursi in un percorso di crescita apprezzabile”.
“In linea con questa situazione, infatti, da alcuni mesi le vendite mostrano andamenti altalenanti, elemento che impone di guardare con prudenza al favorevole dato di giugno. Non va trascurato il fatto che in termini di volumi il primo semestre si è chiuso con una riduzione, sullo stesso periodo del 2024, dell’1%. Infine, dagli episodici recuperi dei consumi restano escluse le imprese di minori dimensioni e alcuni importanti segmenti di spesa quali i mobili e l’abbigliamento, da tempo in difficoltà”.
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