Vendite al dettaglio: a maggio il carrello torna a svuotarsi, volumi -0,3%

Vendite al dettaglio: a maggio il carrello torna a svuotarsi, volumi -0,3%
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Dopo il rimbalzo di Pasqua, il carrello della spesa riprende a svuotarsi. A maggio, secondo i dati preliminari di Istat, le vendite al dettaglio registrano una variazione positiva dell’1,3% a valore e un calo dello 0,3% a volume. Il food cresce a valore del 2,5% e slitta a volume dello 0,4%, il non food, rispettivamente, +0,4% e -0,1%.
La distribuzione moderna performa meglio della media di mercato: +1,9% a valore nei primi 5 mesi dell’anno. Disaggregando i dati, il discount conserva un ruolo trainante, +3,5% a valore. Seguono ipermercati +2,5% e super +2,1%. Il commercio elettronico rallenta dell’1,7%.
Il food guida il trend
Secondo il direttore dell’ufficio studi di Confcommercio, Mariano Bella, “il dato sulle vendite a volume di maggio non modifica, nella sostanza, una situazione che sul versante dei consumi rimane stagnante. I movimenti, al rialzo o al ribasso, degli ultimi mesi sono stati guidati essenzialmente dal comparto alimentare. In questo contesto si confermano andamenti articolati delle singole merceologie e dei diversi format distributivi. Per i settori come l’abbigliamento, le calzature ed i mobili, da tempo in difficoltà, la tendenza rimane negativa e le speranze di un recupero continuano ad essere affidate alla stagione dei saldi".
Quindi Bella aggiunge: “Preoccupazioni simili valgono per le imprese di prossimità: senza una robusta ripresa della spesa delle famiglie si acuisce il rischio di desertificazione commerciale nelle città italiane. La novità degli ultimi mesi è rappresentata dalle difficoltà del commercio elettronico che in questa prima parte del 2025 appare in ridimensionamento. Resta il fatto che nell’ultimo decennio, a fronte di vendite stazionarie o quasi in termini reali, il commercio online ha triplicato i propri volumi di vendita".
Meno consumi più risparmio
Secondo Federdistrbuzione, “il quadro economico rimane caratterizzato da una percezione di incertezza, alimentata dal persistere delle tensioni a livello geopolitico e dalla questione dei dazi, che potrebbe incidere sul commercio internazionale. In questo contesto si registra un aumento della propensione al risparmio degli italiani e si allontanano le prospettive di un rilancio dei consumi.
Dopo un andamento delle vendite in chiaroscuro nei mesi scorsi, l’auspicio è che i prossimi saldi estivi possano dare qualche impulso positivo ai comparti merceologici in maggiore difficoltà”.
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