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Parmigiano Reggiano, quotazioni record e budget 2025 di 51,5 milioni

L'assemblea del Consorzio

Parmigiano Reggiano, quotazioni record e budget 2025 di 51,5 milioni

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Emanuele Scarci

Il Parmigiano reggiano chiude il 2024 con quotazioni record e volumi quasi record. Il Consorzio ha approvato il bilancio 2025 con ricavi per 51,5 milioni di euro e 28,4 milioni per marketing e comunicazione.

 A dicembre il prezzo alla produzione del re dei formaggi duri ha sfondato la soglia psicologia dei 12 euro/Kg, stabilendo una media annuale di 10,95 euro/Kg, +8,7% sull’anno precedente e massimo storico. Nei primi 11 mesi dell’anno invece la produzione è stata di 3,74 milioni di forme, +1,7% sul 2023, un anno difficile con un eccesso di offerta e prezzi in calo del 4,5%.

La spinta è arrivata anche del trend esuberante del Grana padano che ha dicembre ha registrato un prezzo alla produzione di 10,48 euro/Kg, appena il 15% sotto le quotazioni del Parmigiano reggiano. Distante dal 20-30% del trend storico. Infatti, quando i prezzi dei due formaggi sono troppo vicini il consumatore opta per il Parmigiano reggiano.

Budget ricco

Archiviato il 2024, l’assemblea dei consorziati del Parmigiano reggiano ha approvato il bilancio preventivo 2025. La plenaria ha deliberato che le risorse destinate alle attività saranno 31,13 milioni, al netto di accantonamenti, ammortamenti e tasse. Gli investimenti per marketing e comunicazione saranno di 28,4 milioni, con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo della domanda in Italia e, in particolare, all’estero. Verrà data priorità agli investimenti per l’acquisto di spazi pubblicitari (tv, radio, stampa e web) nazionali e internazionali, e per il sostegno dei progetti di crescita dei mercati realizzati direttamente con catene distributive italiane ed estere, e con importatori e caseifici.

Sul fronte produttivo, in 10 anni le dimensioni aziendali degli allevatori sono passate da 5.200 quintali all’anno a quasi 8.900, con un incremento di oltre il 70%. Inoltre, è stata salvaguardata la produzione in montagna, che nel 2023 ha superato le 861.000 forme (il 21% del totale) prodotte da 83 caseifici, con un +11% rispetto al 2016. La percentuale di allevatori di montagna rappresenta oltre il 36% del totale, con un’età media stabile che favorisce il ricambio generazionale.

Il futuro sta all’estero

“Il nostro obiettivo - ha detto il presidente Nicola Bertinelli - è dare continuità a una condizione di mercato che, nel corso del 2023 e del 2024, è stata stabilizzata e ha raggiunto condizioni di equilibrio. Con una quota export che nel 2023 si è attestata al 43%, la Dop continua il percorso per diventare un vero brand iconico globale, con l’obiettivo di incrementare nei prossimi dieci anni le esportazioni, in quanto l’estero rappresenta il futuro della Dop”.
Il Parmigiano reggiano conta su un network di 292 caseifici e 2.100 allevamenti che impiegano circa 50 mila addetti.

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