Il colosso dei salumi, protagonista della bresaola, e già proprietario, fra l’altro, dell’80% di Ferrarini (dal 2023) si aggiudica anche Vismara.

Per la precisione ieri, 14 gennaio, Pini Italia ha portato a casa, all’asta pubblica svoltasi presso il Tribunale di Reggio Emilia, fissata con una base di partenza di 9,2 milioni di euro, l’acquisto della partecipazione totalitaria in Vismara 1898, società a responsabilità limitata nella quale è stato conferito il ramo d’azienda di Vismara società per azioni e, quindi, la produzione e commercializzazione dei prodotti relativi allo stabilimento di Casatenovo (Lecco).

L’operazione, che permette la salvaguardia di tutta la forza lavoro impiegata presso l’azienda, 162 dipendenti, si configura come un nuovo inizio per Vismara, dopo il difficile periodo trascorso negli ultimi anni.

Va detto che, nel 2000, lo stesso Gruppo Ferrarini aveva acquisito da Nestlé l'azienda Vismara, fondata nel 1898, nel cuore della Brianza, da Francesco Vismara.

Ora, nel futuro della nuova società costituita, che raccoglie l’eredità di un'impresa con un fatturato di 62 milioni di euro, c’è un forte piano di rilancio, il quale prevede importanti investimenti, mirati a una crescita strutturale, che interesserà la parte di produzione e vendita.

Un’attenzione speciale sarà rivolta al mercato internazionale, in particolare quello statunitense, grazie all’inserimento in un sistema di filiera capillare guidato da Gruppo Pini, che ha all’attivo 10 centri produttivi: 8 in Italia e 2 all’estero, in Spagna e Ungheria.

Fondato nel 1982 in Provincia di Sondrio, come piccola attività a conduzione familiare, Gruppo Pini è diventato una delle principali holding nel settore della lavorazione della carne e nel mercato suinicolo, con un fatturato di oltre 2 miliardi di euro.

Attualmente conta 3 mila collaboratori e vende in oltre 50 Paesi nei 5 continenti.

Roberto Pini, presidente di Pini Italia, sottolinea che «questa operazione rappresenta un altro tassello importante per il nostro gruppo che, ormai da anni, si sta focalizzando su una crescita strutturata nei prodotti di filiera di alta qualità, avendo rilevato, si è visto, prima Ferrarini e ora Vismara, due marchi storici, simboli del migliore agroalimentare italiano».

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