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Fnac Darty: il piano al 2030

Fnac Darty: il piano al 2030
Crediti: di Lionel Allorge, opera propria, Wikimedia Commons

Fnac Darty: il piano al 2030

Information
Luca Salomone

Dopo avere acquisito e integrato contabilmente Unieuro, gruppo Fnac Darty, 10,5 miliardi di euro di fatturato nel 2024, lancia il nuovo piano industriale al 2030, Beyond everyday, che, a sua volta, fa seguito a Everyday, varato nel 2021 e ormai al termine.

Aperture e ristrutturazioni: 350 interventi

Il dato più tangibile concerne lo sviluppo della rete, che attualmente supera i 1.500 insediamenti, in 14 nazioni, Italia compresa (ovviamente grazie alla stessa Unieuro).

Il target, in un lustro, è il rinnovamento di 200 punti vendita e l’apertura di 150 nuovi negozi, con una crescente sinergia tra fisico e digitale.

Il processo di sviluppo, che non esclude affatto ulteriori acquisizioni, anzi, quasi, le annuncia, sarà reso ancora più efficace da corsi di formazione verso i dipendenti, incentrati su tecnologie come l’intelligenza artificiale, una risorsa in grado di liberare prezioso tempo umano per i compiti più delicati, come la consulenza alla clientela.

Centrale, inutile dirlo, il ricorso agli investimenti, che passeranno a 200 milioni di euro annui, contro i 160 nel 2024. A regime parliamo dunque di un miliardo secco.

Come cambieranno gli indicatori finanziari

Dal punto di vista strettamente contabile va detto che il margine operativo, a 5 anni, supererà la soglia del 3%, con un incremento di 100 punti base in confronto al 2024. Il free cash-flow operativo cumulato sarà di oltre 1,2 miliardi di euro.

I dividendi si amplieranno in modo consistente: gli utili distribuiti agli azionisti (payout ratio) saliranno di un minimo del 40%, mentre i soci percepiranno almeno 1 euro per azione ogni dodici mesi.

La leva finanziaria (rapporto debito netto/Ebitda) si dimostrerà stabile nel medio termine, con un coefficiente di 1,5x.

Il focus è sui servizi

Il contributo dei servizi alla marginalità lorda del gruppo salirà dal 25% al 30%, mentre quello dei servizi in abbonamento passerà, nel mercato B2C, dal 60% a oltre l’80 per cento. E questo anche grazie all’espansione in nuovi canali e in nuovi mercati, come quello dell’energia

In valori assoluti gli abbonati toccheranno i 4 milioni, rispetto a un milione e 900mila di febbraio 2025

L’offerta di prodotti-servizi darà particolare attenzione alle proposte a più alto valore aggiunto e a forte domanda: tecnologie per la cura della persona, intrattenimento, esclusive di tipo culturale, nuove licenze per i giochi e partnership con gli editori e gli artisti.

Incrementeranno, per motivi di circolarità e di servizio al cliente, gli articoli riparati: dagli attuali 2,6 milioni di pezzi, fino a 3,5 milioni in media annua.

Sempre sotto il profilo della sostenibilità, Fnac Darty conferma, poi, un obiettivo di riduzione del 50% delle emissioni dirette di CO₂ entro il 2030.

Il gruppo svilupperà anche Weavenn, piattaforma di movimentazione creata, nel 2023, in joint venture con Ceva Logistics, mentre il retail media è destinato a rappresentare il 2% delle vendite totali consolidate al 2030.

Fra gli impegni sociali, infine, spiccano l’espansione del top management femminile che salirà al 40% e lo sviluppo dell’azionariato dei dipendenti, con un target, a cinque anni, pari al 5% del capitale.

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