Dopo Unieuro, Daniel Kretinsky scalerà Metro
![L'offerta porterà ad avere un azionista al 75 per cento di quota Dopo Unieuro, Daniel Kretinsky scalerà Metro](/images/news/econa-article-images/94565/full/1200/metro-daniel-kretinsky-unieuro-1.jpeg)
Dopo Unieuro, Daniel Kretinsky scalerà Metro
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Casino, in Francia, Unieuro in Italia e ora la regina dei cash&carry: prosegue così la costruzione dell’impero distributivo del magnate ceco.
Oggi cinquantenne e già proprietario di Metro, al 49,99%, Daniel Kretinsky ha raggiunto, attraverso la sua holding principale, la praghese Ep global commerce (Epgc), un accordo con il gruppo distributivo tedesco finalizzato al delisting alla Borsa di Francoforte.
Obiettivo 75 per cento
L’offerta, non ancora partita, è di 5,33 euro per azione, non prevede tempi di closing ed è indirizzata a rastrellare interamente un corposo flottante, di oltre il 25 per cento.
Gli altri investitori istituzionali, BC Equities (gruppo BC Partners), la svizzera Beisheim Holding e il gruppo di gestione immobiliare Palatin Verwaltungsgesellschaft (con sede a Essen), non si sono opposti, ma intendono mantenere intatto il proprio 24,99 per cento complessivo.
L’operazione, se vincente – come è quasi scontato -, permetterà di aumentare la coesione azionaria del retailer germanico, confermando una strategia di crescita di lungo termine e che prevede di raggiungere, nel 2030, i 40 miliardi di euro di fatturato, contro i circa 31 attuali.
L’accordo include la continuità del top management, la stabilità dell’organico e il mantenimento della sede centrale a Düsseldorf.
Siamo, quindi, ben lontani da un’Opa di tipo ostile: anzi Epcg si è impegnata a garantire una sorta di sospensiva, della durata di 18 mesi, per quanto riguarda la predominanza decisionale nel Cda.
Più in dettaglio i vertici di Metro AG, intendono portare avanti, con forza esponenziale, il programma di crescita sCore.
Cosa prevede il progetto sCore
Lanciato alla fine del 2022, questo comporta, in estrema sintesi, una sempre maggiore concentrazione dell’offerta sul segmento B2B, con particolare riguardo al target della ristorazione, un incremento, fino al 35% dell’assortimento, della quota delle private label, un potenziamento del canale (digitale) Food service distribution, un’espansione di Metro Markets (il marketplace del gruppo.
Praticamente in contemporanea con l’annuncio dell’accordo, il gruppo ha diramato i risultati, positivi, a fine gennaio e inerenti al primo trimestre dell’esercizio 2024-2025.
Il fatturato consolidato parziale evidenzia un +5,6%, fino a 8,6 miliardi di euro, mentre l’Ebitda è passato da 407 a 412 milioni di euro. E le proiezioni, a fine 2025, sono di una crescita organica compresa fra i 3 e i 7 punti.
Dall'energia alla distribuzione
Torniamo al protagonista di questa vicenda, ossia Daniel Kretinsky. Oggi è il vero padrone, fra l’altro, dell’insieme Fnac-Darty-Unieuro, visto che, anche prima dell’operazione, controllava il 49% del compratore francese e questo tramite la finanziaria Vesa Equity. Inoltre, la stessa Epcg è tra i fondatori eccellenti di France Retail Holding, la società-consorzio che ha acquisito il 55,5% del capitale di Casino e che è, a sua volta, posseduta, al 77%, dal tycoon ceco.
Nato a Brno il 9 luglio del 1975, Kretinsky è, oltre che imprenditore, anche avvocato. La sua vera testa di ponte è Eph, il maggiore gruppo energetico dell'Europa centrale. È anche azionista del quotidiano Le Monde e ha interessi in altre e numerose attività retail, oltre a quelle già menzionate. Forbes stima che il suo patrimonio attuale sia di 9,3 miliardi di dollari.
Nel 2019 il finanziere aveva già tentato di scalare Metro, ma, evidentemente, i tempi non erano maturi.
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