La Molisana consolida la crescita puntando su qualità, export e packaging

La Molisana prosegue il suo percorso di crescita. L’azienda, che ha chiuso il 2024 con ricavi pari a circa 301 milioni di euro (+9% sul 2023), nei primi dieci mesi del 2025 registra un’ulteriore progressione: +3,4% a valore e +6% a volume rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Una performance che supera l’andamento della categoria pasta secca in distribuzione moderna, in flessione a valore del 3,3% e in lieve crescita a volume (+1,4%, fonte: Circana, totale iper + super + lsp, dato aggregato pasta classica e integrale, anno progressivo ottobre 2025).

In un mercato sempre più competitivo, La Molisana cerca di distinguersi attraverso una strategia che integra filiera, innovazione, sostenibilità e presidio dei diversi canali. Rossella Ferro, responsabile marketing de La Molisana racconta le direttrici di sviluppo del brand, i risultati raggiunti e le sfide che attendono il mondo della pasta.

Nel percorso di crescita, quali quote di mercato ha raggiunto La Molisana in Gdo?

In grande distribuzione, La Molisana è oggi tra i primi tre brand della pasta secca in Italia, con una quota a volume del 10,5%, e occupa una posizione di leadership nella pasta integrale: in questo segmento siamo il primo marchio per quota a volume, con il 20,5% e una crescita del 9,8% (fonte: Circana, iper + super + lsp, dato aggregato pasta classica e integrale, anno progressivo ottobre 2025). Nel 2025 il trend che osserviamo è quello di un mercato complessivamente maturo, con volumi stabili e una maggiore selettività a valore. In questo contesto La Molisana continua a crescere più del mercato maggiormente nelle linee a più alto contenuto di servizio, come l’integrale.

Quanto incide l’export sul fatturato aziendale?

L’export pesa circa il 48% a volume. La Molisana esporta in oltre 100 paesi e continuerà a rafforzare la sua presenza sui mercati alternativi. Continuiamo a sviluppare la linea delle paste proteiche che stanno riscuotendo grande successo. L’Europa, nel suo insieme, è il primo mercato. Seguono Nord America e Apac (Asia Pacifica).

Il fuori casa è un canale strategico?

Nel tempo abbiamo costruito una proposta specifica per il food service con formati e ricette studiate per le esigenze di ristoranti, mense e collettività offrendo alta tenacità, resa in doppia cottura, grande stabilità in tenuta. Il canale ooh rappresenta una componente crescente del nostro fatturato e ci permette di dialogare con gli chef professionisti, che sono spesso opinion leader anche per il consumo domestico. L’obiettivo nei prossimi anni è di aumentare il peso del food service sul nostro mix, lavorando su partnership con distributori specializzati, formazione agli operatori e sviluppo di referenze dedicate, integrali e ad alto contenuto proteico.

Anche la Mdd ha un ruolo rilevante?

La Molisana è anche partner industriale di alcune importanti insegne per la produzione di marche del distributore, in Italia e all'estero. Si tratta di una quota minoritaria, ma significativa del nostro business, coerente con il posizionamento industriale del Gruppo Ferro: una filiera integrata dal grano alla pasta che rende possibile offrire sia un brand forte e riconosciuto, sia soluzioni Mdd di qualità, con ricette e processi produttivi calibrati sulle diverse esigenze di canale e posizionamento.

Quali direttrici segue l’innovazione de La Molisana?

Negli ultimi mesi abbiamo lavorato su due fronti principali. Da un lato, la sostenibilità di pack con il lancio della confezione in carta 100% compostabile, conferibile nell'umido per ridurre l'uso di plastica vergine, migliorare la circolarità dei materiali e rafforzare la nostra equity. Dall'altra, leadership nel segmento benessere con il lancio della linea proteica di pasta con farina di lupini e l'ampliamento della gamma dei prodotti a elevato contenuto di fibre che coniugano gusto e profilo nutrizionale evoluto.

A proposito di pack compostabile, qualche settimana fa avete avviato una campagna pubblicitaria in store. Che risultati state registrando?

Per sensibilizzare gli stakeholder sui temi della sostenibilità, abbiamo ideato una campagna retail media dedicata al nuovo packaging compostabile, attualmente disponibile per le referenze di pasta lunga e presto esteso a tutti i formati da 500 g della linea classica e integrale. L’attivazione ha coinvolto circa 300 punti vendita della Gdo su tutto il territorio nazionale, con carrelli brandizzati, pannelli antitaccheggio e schermi digitali che hanno raggiunto oltre 4,5 milioni di consumatori.

In che modo La Molisana ha affrontato le recenti criticità della filiera del grano duro?

Negli ultimi anni la filiera del grano duro ha dovuto affrontare una forte volatilità dei prezzi delle materie prime, tensioni geopolitiche e crescenti costi energetici e logistici. La Molisana ha reagito puntando sulla filiera integrata e tracciabile, dal grano alla pasta, che le ha permesso di governare meglio qualità, sicurezza e approvvigionamenti. Inoltre, investendo in efficienza industriale e logistica, per ridurre costi e impatti ambientali. Guardando avanti, risponderemo sempre più efficacemente alle istanze ambientali con packaging e processi sostenibili e mantenendo integre le promesse di qualità della marca.

Nella scorsa primavera avete annunciato un nuovo stabilimento e anche nuove linee di produzione. Quali sono gli ultimi sviluppi?

Continuiamo a investire nel sito di Campobasso, con nuove linee di pasta corta e lunga, un magazzino automatizzato e interventi di efficientamento energetico per sostenere la crescita futura della Molisana e consolidare il radicamento industriale in Molise, generando occupazione qualificata sul territorio.