Domanda debole e prezzi nel carrello della spesa in flessione. E’ la sintesi dell’inflazione nel mese di novembre. Secondo l’Istat, il dato preliminare indica per i prezzi al consumo del grocery (beni alimentari e prodotti per la cura della casa e della persona) un aumento su base annua dell’1,9%, in calo rispetto al 2,1% di ottobre.
L’indice generale (comprende tutti i prodotti e servizi) di ottobre evidenzia un +1,2% su base annua (come il mese precedente), stabilità dovuta alla persistente debolezza dell’energia e, per contrapposto, alla crescita degli alimentari non lavorati.
Un dato generale comunque coerente con le vendite al consumo: infatti nel mese di settembre le vendite al dettaglio hanno registrato un aumento, su base annua, a valore dello 0,5% e un calo a volume dell’1,5%.
Sul fronte europeo, un’indagine della Banca centrale europea ha rilevato che nel 2026 la crescita dei prezzi dovrebbe mantenersi intorno al target del 2%.
Secondo il direttore dell'ufficio studi Confcommercio, Mariano Bella, "il dato sull’andamento di prezzi al consumo di novembre, ancora in calo per il terzo mese consecutivo, conferma la stabilizzazione dell’inflazione tendenziale su valori decisamente contenuti. Il quadro d’insieme indica come, al netto del permanere di alcuni movimenti nel campo degli alimentari trasformati (carni e latticini), le dinamiche dei prezzi si stiano azzerando o quasi. In particolare, il carrello della spesa, su cui si concentra l’attenzione mediatica, ha conosciuto negli ultimi mesi un deciso rallentamento, passando da una variazione, su base annua del 3,4% di agosto, all’1,9% di novembre".
Bella conclude che “il consolidarsi di queste dinamiche potrà sostenere la fiducia delle famiglie e ridare slancio ai consumi e all’economia in generale. D’altra parte, il modesto miglioramento dei conti relativi al terzo trimestre dell’anno in corso, mostra qualche indizio di una possibile ripresa della spesa delle famiglie. Proprio in questa direzione vanno le prospettive favorevoli che dal Black friday portano ai consumi di dicembre e del Natale". Per il Balck Friday Confcommercio stima vendite per circa 5 miliardi di euro, con un balzo del 20% rispetto al 2024.
Per Federdistribuzione i dati provvisori di novembre “confermano l’andamento stabile dell’inflazione generale, a cui si contrappone, tuttavia, una situazione caratterizzata dalla debolezza dei consumi, su cui pesa il clima di forte incertezza derivante anche dalle tensioni internazionali."
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