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Settembre nero per le vendite al dettaglio: volumi in calo dell’1,5%

Settembre nero per le vendite al dettaglio: volumi in calo dell’1,5%

Settembre nero per le vendite al dettaglio: volumi in calo dell’1,5%

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Emanuele Scarci

Per i consumi una ripresa autunnale col freno tirato. Secondo i dati preliminari di Istat, nel mese di settembre le vendite al dettaglio registrano, su base annuale, un aumento a valore dello 0,5% e un calo a volume dell’1,5%.

Disaggregando i dati, le vendite di alimentari aumentano a valore dell’1,5% ma si contraggono a volume dell’1,8%, mentre quelle dei beni non alimentari cedono sia a valore che a volume, rispettivamente -0,4% e -1,1%.

Tirando le somme, l’istituto di statistica continua a registrare un aumento delle vendite a valore, anche se in graduale rallentamento, che si contrappone a una persistente diminuzione di quelle a volume.

Sul fronte dei prezzi, a settembre la crescita dei prezzi nel carrello della spesa era stato del 3,2%, in lieve diminuzione ma comunque uno dei dati più elevati dei 18 mesi precedenti.

Va forte la profumeria

Per quanto riguarda i beni non alimentari, rimane al vertice il settore del cura persona (+4%) mentre il calo più consistente è a carico di calzature e articoli in cuoio (-5,7%).

Nei canali, la distribuzione moderna performa meglio della media di mercato: +2% a valore nei primi 9 mesi dell’anno. Spacchettando i dati, il discount si conferma motore della crescita, +3,4%. Seguono ipermercati +2,6% e super +2,3%. Ancora in caduta i piccoli negozi, -0,8%. Bene il commercio elettronico, +1,7%.
Dal suo canto, il progressivo della Gdo rilevato da NielsenIQ registra vendite nei primi 9 mesi in crescita del 2,4% a valore e a parità di punti vendita.

Rilancio dei consumi

Per Federdistribuzione, l’associazione delle catene distributive, in una nota scrive che "anche a settembre si conferma un andamento negativo dei consumi, in particolare in ambito alimentare, su cui pesa la persistente incertezza economica. In questo contesto, resta prioritario mettere al centro dell’agenda politica il rilancio dei consumi interni. La Legge di bilancio, in discussione in questi giorni, è un’occasione importante per indirizzare le risorse disponibili verso misure di carattere strutturale finalizzate a sostenere famiglie e imprese”.

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