Manuzzi vola da Cesena ai Paesi Bassi. A rilevarla è Acomo, gruppo quotato all’Euronext Amsterdam e specializzato negli ingredienti e materie prime a base vegetale.
Il deal, sul quale non sono stati divulgati dettagli finanziari, come il prezzo pagato, o la quota transata, consentirà alla parte acquirente di dare il via alla conquista dell’Europa meridionale, compiendo anche ulteriori investimenti nel segmento delle spezie e della frutta, secca ed essiccata.
Con l'acquisizione della svedese Delinuts Nordics, avvenuta lo scorso anno, la major olandese ha già ulteriormente ampliato la sua presenza nel mercato scandinavo.
Acomo, come moltissime quotate, è un’impresa in grande stile, che ha registrato nel 2024, un giro d’affari consolidato di 1,36 miliardi di euro con una crescita del 14,75% sul 2023.
Nel primo semestre 2025, il fatturato ha raggiunto 758,45 milioni di euro, con un delta positivo del 13,54% sullo stesso periodo dell'anno precedente.
Comprende più di 20 controllate, di cui alcune oltreoceano, negli Usa e in Canada.
Manuzzi è attiva nell'importazione, nella distribuzione e vendita a livello nazionale - all’ingrosso, al dettaglio, verso il fuori casa - di un'ampia gamma di semi, nocciole, legumi, oltre ovviamente ai prodotti core.
Opera sia attraverso il proprio marchio sia tramite le private label per la Gdo, oltre che come fornitrice dell’industria alimentare.
Dispone di uno stabilimento di confezionatura, situato presso la sede cesenate e che le consente di offrire pure una variegata proposta di mix.
Secondo l’Ufficio camerale ha riportato, nel 2024, un fatturato vicinissimo ai 20 milioni di euro e un utile di oltre 860mila euro.
Fondata da Dino Manuzzi oltre 50 anni fa, l’impresa, che ha avuto, dal 2021 a oggi, l’italiana Hyle Capital Partners come azionista di riferimento, ha lanciato anche un’immagine molto più moderna, dando forte rilievo al proprio brand e rinnovando interamente i propri packaging.
L’attuale amministratore delegato, Aurelio Manuzzi e la sua squadra manageriale continueranno a guidare lo sviluppo della società romagnola, beneficiando, inutile dirlo, di tutto il sostegno e di tutte le sinergie che un gruppo intercontinentale può mettere a disposizione. Parimenti non verrà toccato il brand, che ha un’ottima audience.
L'acquisizione prevista dovrebbe concludersi, in tempi brevi, già durante il quarto trimestre del 2025.
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