Ferrero consolida le proprie operazioni internazionali negli Stati Uniti e in Francia, mentre la cassaforte lussemburghese conclude una forte manovra di ricapitalizzazione.
Intanto il 26 settembre è stata perfezionata, con il closing, l’acquisizione americana di WK Kellog, diventata ora, a tutti gli effetti, una sussidiaria, oggetto di consolidamento finanziario e di completa integrazione da parte del gruppo di Alba.
Da ricordare, per la precisione, che il marchio Kellogg's continuerà a essere di proprietà di Kellanova negli altri mercati, come l’Europa.
La transazione Usa, i lettori ricorderanno, è stata annunciata il 10 luglio 2025 e poi approvata dagli azionisti di WK Kellogg, il 19 settembre.
“Con il completamento – spiega una nota ufficiale - gli azionisti di WK Kellogg Co hanno diritto al corrispettivo in contanti pattuito per ogni azione ordinaria che possedevano immediatamente prima della chiusura. WK Kellogg ha cessato l'attività (confluendo, appunto, in Ferrero, ndr) e non sarà più quotata alla Borsa di New York”.
Non meno importante la notizia dell’invio, alla Commissione europea, della notifica, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione, inerente all’operazione di acquisto del big francese Cpk (Carambar, Poulain et Krema).
Anche qui la notizia era già conosciuta, in quanto la multinazionale italiana aveva presentato un’offerta esclusiva, di cui però non era noto l’esito.
A entrare in scena direttamente è stata la lussemburghese 3F’s holding, società cassaforte del gruppo, controllata da Giovanni Ferrero, come unico azionista.
Quest’ultima, per inciso - ha deliberato, all’inizio del mese scorso, un aumento del capitale nominale – che è passato da 1,05 miliardi a 1,11 miliardi di euro, con l’aggiunta di un sovrapprezzo di 2 miliardi, cifra che considera il valore della società. Sottoscrittore sempre l’imprenditore e Ad del colosso italiano.
Torniamo a Cpk: la francese è specializzata nel settore dolciario, con particolare riguardo per le caramelle e il cioccolato.
Con un giro d’affari 2025 previsto in 450 milioni di euro Cpk è attualmente controllata, in larga maggioranza, dal fondo d’investimento francese Eurazeo, entrato nel 2017, quando il fatturato consolidato era di ‘soli’ 250 milioni di euro.
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