Manuzzi punta sull’automazione
Manuzzi punta sull’automazione
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Nel 2024 Manuzzi, da oltre 50 anni nel settore della lavorazione e distribuzione di frutta secca, esotica e disidratata, ha registrato trend di crescita positivi che si inseriscono in un contesto globale che vede la frutta secca essere un ingrediente sempre più apprezzato dai consumatori di tutto il mondo per i suoi benefici nutrizionali e per il suo ruolo strategico in una dieta sana e bilanciata. A testimoniarlo è anche un rapporto NIQ che attesta un aumento dei consumi in Italia del 12% negli ultimi tre anni, con le famiglie italiane che nel 2023 ne hanno acquistata oltre 115 milioni di chili, per una spesa complessiva di 1,1 miliardi di euro.
Alla ricerca di un nuovo equilibrio
Se, da un lato, la frutta secca riscuote sempre più successo, dall’altro nocciole, anacardi, datteri, mandorle, ecc., stanno registrando aumenti di prezzo generati dall’aumento della domanda a livello mondiale e dall’inadeguatezza dell’offerta, non in grado al momento di rispondere alla portata delle richieste. I periodi straordinari di siccità e le piogge anomale fanno salire i costi di produzione, riducono le rese e causano ritardi nella raccolta e nella logistica, posticipando le spedizioni. È necessario, quindi, creare un nuovo equilibrio tra tutti gli attori in campo: dalla produzione alla distribuzione e alla vendita.
«La nostra priorità – sottolinea Aurelio Manuzzi, ceo di Manuzzi – è continuare a offrire ai consumatori il meglio della frutta secca, mantenendo inalterati i nostri principi di eccellenza. Oggi come ieri, affrontiamo le sfide di mercato con responsabilità, innovazione e una visione che pone al centro il benessere e la soddisfazione dei nostri clienti. Lavoriamo ogni giorno per essere un punto di riferimento nel settore, con prodotti che incarnano la nostra promessa di bontà e qualità e con processi produttivi in continua evoluzione per adeguarci alle richieste dei clienti; proprio in questo senso, il nostro piano di crescita prevede di sviluppare ulteriormente l’automatizzazione delle linee di confezionamento della nostra sede produttiva, che già oggi è dotata dei più moderni strumenti ed efficaci sistemi di codifica e tracciabilità. Continueremo a monitorare attentamente le dinamiche di mercato, adottando strategie mirate per contenere quanto possibile gli impatti sui consumatori, ma sempre con l’intento di garantire prodotti che siano all’altezza delle loro aspettative».
L’Ue rende obbligatoria l’indicazione d’origine in etichetta
Da gennaio 2025 è scattato l'obbligo in tutta l’Unione europea di indicare in etichetta l’origine della frutta secca sgusciata. Il provvedimento punta a una maggiore trasparenza verso i consumatori, che ora possono distinguere chiaramente il luogo di origine del prodotto da quello di confezionamento di mandorle, nocciole, pistacchi e fichi secchi. «Un provvedimento – dichiara Manuzzi – che ci vede completamente d’accordo: il tracciamento della filiera è fondamentale per stabilire l’effettiva qualità di un prodotto, e oggi il consumatore è sempre più attento e vuole essere sempre più informato anche su questi aspetti».
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