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Coin: Ovs al salvataggio?

Coin: Ovs al salvataggio?

Coin: Ovs al salvataggio?

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Luca Salomone

Toni molto soft, come del resto è d’obbligo per un dicastero, sulla situazione di Gruppo Coin. Ma ci sono anche altri 'dossier'...

Il 18 dicembre il Mimit, durante la prima riunione del ‘Tavolo di confronto’ sulla catena di department store, tavolo che si aggiorna al prossimo 4 febbraio, ha reso noto, come riportiamo in estrema sintesi, l’approccio aziendale. Erano presenti, oltre alla società, la Regione Veneto e i sindacati.

“Coin – si legge - ha esposto i punti chiave del piano industriale, il quale mira a valorizzare l’attività e che sarà basato su tre pilastri: l’ottimizzazione dei punti vendita, attraverso una migliore gestione degli spazi, la revisione del mix merceologico e il miglioramento del servizio, tramite un maggiore presidio negli store del personale. L’azienda, su proposta del Ministero, si impegna a non prendere azioni unilaterali, avviando un confronto già da subito con le parti sindacali per l’implementazione delle azioni ritenute più idonee. Il gruppo ha infine confermato che sono in corso interlocuzioni attive con possibili investitori, al fine di realizzare le strategie di risanamento”.

Il 5 gennaio 2025, inoltre, alcune fonti giornalistiche (Il Gazzettino e Il Messaggero) hanno affermato che il bilancio 2024 di Coin potrebbe riservare brutte sorprese, rispetto a un 2023 che si era comunque chiuso oltre i 300 milioni, a fronte di 80 milioni di indebitamento. Dunque Ovs, storicamente legata al marchio, sarebbe pronta a intervenire come "cavaliere bianco"....

Del resto, già in passato, era stato deliberato un acquisto della sorella dei department store, acquisto poi disdetto dalla stessa Ovs.

Otto chiusure in vista

Al momento, comunque, resta valido quanto riportato dalle sigle sindacali, sulla base delle comunicazioni di Coin stessa; nel 2025 spariranno 8 punti vendita.

Dopo il negozio di Grugliasco (Centro commerciale Le Gru), nel torinese, che sarà dismesso già a gennaio, nel corso dell’anno sono previste le chiusure di altri sette insediamenti: Roma Lunghezza, Roma Bufalotta, Vicenza, gli outlet di San Donà di Piave (VE) e di Sesto Fiorentino, Coincasa di Latina ed Excelsior di Milano City Life.

I tagli coinvolgeranno un totale di 92 dipendenti, di cui 50 nel territorio di Roma.

Conbipel perde un pretendente

Nel frattempo, versa in acque agitate anche la rete Conbipel. Infatti, per ora si è fatta avanti, in via formale, solo Unigross, con una prima proposta, l'11 dicembre e in seguito, poco prima di Natale, con una seconda, migliorativa del 40% (entrambe sono di importo sconosciuto).

Tuttavia, la catena piemontese ha perso un secondo e potenziale pretendente, cioè l'onnipresente Ovs, che molti davano per favorita.

Il 17 dicembre durante una conference call a commento dei risultati finanziari del terzo trimestre (vendite in crescita del 12,8% ed Ebitda del 31,7%) l’amministratore delegato, Stefano Beraldo, ha affermato che sussiste un interesse, ma solo per una piccola parte della rete (133 punti vendita totali), ovvero per 25-30 negozi. Questi verrebbero convertiti in altrettanti Ovs e Upim, generando un fatturato aggiuntivo di 40 milioni di euro.

Più o meno lo stesso per alcuni negozi Benetton. Qui la regina del pronto moda ha aperto un dialogo non con il gruppo veneto, ma con quegli affiliati che, essendo in prossimità della scadenza del contratto, intenderebbero diventare franchisee Ovs e/o Upim.

ULTIMO AGGIORNAMENTO 6 GENNAIO 2025

Coin: incontro al Mimit il 18 dicembre

Unigross si fa avanti per Conbipel

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