Coin: cambia la mappa delle chiusure

Coin: cambia la mappa delle chiusure
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Luci e ombre sono emerse dall’incontro fra Coin e i tre sindacati di settore - Filcams, Fisascat e Uiltucs - svoltosi venerdì 21 marzo.
Roma Termini entra nella lista nera
Cominciamo dalle chiusure. Come riporta, in una nota, la stessa Uiltucs la situazione è cambiata, rispetto alle 7 inizialmente annunciate, ossia Roma Lunghezza, Roma Bufalotta, Vicenza, gli outlet di San Donà di Piave (VE) e di Sesto Fiorentino, Coincasa di Latina ed Excelsior di Milano City Life.
È arrivata, intanto, la notizia di un’altra serrata, che interesserà il Pdv Coin della Stazione di Roma Termini, che dovrebbe abbassare la saracinesca fra maggio e giugno 2025.
Nel frattempo hanno già chiuso tre insediamenti: Roma Bufalotta, Roma Lunghezza e Latina.
A San Donà di Piave, outlet, l’attività cesserà entro il 30 aprile 2025, mentre a Milano City Life lo stop è fissato, quasi sicuramente, per il 31 luglio.
In forse la situazione a Sesto Fiorentino (anche questo un outlet), dove, secondo quanto riportano i sindacati, le criticità sono minime e dove si sta lavorano per una risoluzione definitiva, dunque, probabilmente, a un programma di salvataggio.
Dalle notizie finora in circolazione non risultava invece la problematica di Coin Bologna: Uiltucs riferisce che è prevista la chiusura, tuttavia momentanea. “La data – si legge - è in corso di definizione e l’azienda sta cercando di prolungare la permanenza nei locali, in attesa di individuare una nuova soluzione locativa in città”. Insomma il nodo si dovrebbe risolvere con un cambio di location.
Coincasa di Bassano del Grappa: anche qui si presenta una nuova criticità, ma si attendono aggiornamenti.
Facendo un conto molto rozzo e probabilistico – cioè escludendo i possibili salvataggi di Bologna e Firenze, ma aggiungendo alla lista delle cessazioni Roma Termini e, forse Bassano - il totale delle chiusure cambia volto, ma rimane, tutto sommato, numericamente costante, intorno ai 7-8 siti commerciali.
Un nuovo finanziatore ‘misterioso’
Per il resto, nell’incontro, è stata ribadita, per vari elementi, una situazione già nota. Ci sono investitori con serie intenzioni e che hanno preso impegni, è stata ottenuta, dal Tribunale di Venezia, il 23 febbraio, una proroga di 60 giorni, dunque per i mesi di marzo e aprile.
Altre buone notizie. Coin ha confermato che gli accordi con i diversi creditori – fornitori, banche, Stato – stanno procedendo senza apparenti problemi e la nuova struttura societaria comporta anche l’inserimento di un finanziatore istituzionale, la cui ufficializzazione si prevede possa avvenire nelle prossime settimane.
I tempi del risanamento dovrebbero essere rispettati e la conclusione dell'iter di ristrutturazione è previsto per giugno-luglio 2025. Anche gli accordi immobiliari stanno andando avanti.
Il prossimo appuntamento fra l’azienda, i sindacati e le istituzioni, è fissato a Roma, al Mimit, per lunedì 31 marzo 2025.
Ultima notizia, tangenziale alle precedenti, è la riapertura dell’ex punto vendita Excelsior di Venezia, che però, dopo 7 anni di fermo, secondo quanto riporta Il Gazzettino, diventerà a fine aprile, un megastore Ovs.
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