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Antico forno della Romagna compra i tramezzini di Grano Vivo

Antico forno della Romagna compra i tramezzini di Grano Vivo

Antico forno della Romagna compra i tramezzini di Grano Vivo

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Luca Salomone

Antico forno della Romagna (Afr), specialista dei panificati da forno surgelati per la Gdo e l’Horeca con i marchi Bassini1963 e Glaxi Pane, rileva il 100% del capitale di Grano Vivo. 

L'impresa, con sede a Lonate Pozzolo, in provincia di Varese, è anch’essa concentrata sui prodotti da forno surgelati e a lunga conservazione, con particolare riguardo al pane per toast e sandwich.

Fondata negli anni Sessanta presenta, secondo i dati camerali, un giro d’affari, 2023, di circa 3,54 milioni di euro, con 10.743 euro di utile.

Con l’operazione i fondatori, Ignazio e Marta Omodeo Zorini, continueranno a collaborare con Afr per sostenere una nuova fase di sviluppo, garantendo continuità nel periodo di transizione e contribuendo all’ulteriore avanzamento dell’azienda.

In questo modo Antico forno della Romagna si rafforza in segmento di mercato ad alta crescita e punta a un fatturato 2024 di circa 40 milioni di euro.

La società forlivese, controllata, dal 2018, dall’italiana Orienta partners e da altri investitori (Fondo agroalimentare italiano, di Unigrains, e la francese Indigo capital) e panificatrice da oltre 70 anni, dispone di 3 stabilimenti produttivi, con 6 linee certificate, le quali coprono una superficie di 8 mila mq per una capacità che supera gli 8 milioni di kg all’anno e le 300 referenze.

Denis Boldrin, attualmente direttore ricerca e sviluppo di Afr, sarà incaricato della direzione di Grano Vivo e ne gestirà il processo di integrazione, con l'obiettivo di favorire lo sviluppo di sinergie e l'innovazione.

Spiega Francesco Orazi, gestore del Fondo agroalimentare italiano I: «Questa acquisizione è un passo importante per Antico Forno, sia dal punto di vista commerciale che produttivo. Abbiamo riunito due operatori di successo - con mercati di riferimento e possibilità di sviluppo altamente complementari - e vediamo un forte potenziale per il futuro»

Lanciato dal gruppo francese Unigrains nel 2016, il Fondo agroalimentare italiano I ha raccolto, finora, 55 milioni di euro per sostenere la crescita di 9 aziende promettenti, come Agrimola (castagne), Frigomeccanica (attrezzature per la refrigerazione) e Albert (ingredienti per la pasticceria e per il gelato artigianale).

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