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Giorgiomare (70 negozi di pesce) si allea con Fondo agroalimentare italiano

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Giorgiomare (70 negozi di pesce) si allea con Fondo agroalimentare italiano

Giorgiomare (70 negozi di pesce) si allea con Fondo agroalimentare italiano

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Luca Salomone

di Luca Salomone

Urbis Food, uno dei maggiori operatori specializzati nel commercio - all’ingrosso e al dettaglio - di prodotti ittici, punta alla leadership del canale specializzato.

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Un alleato 'francese'

Per supportare la propria crescita, già consistente, sul mercato nazionale, il fondatore, Giorgio Longhi, coadiuvato dai figli Andrea e Stefano, ha condiviso, con Fondo agroalimentare italiano (promosso dal gruppo indipendente francese Unigrains) e con altri co-investitori un piano (l'importo non è stato divulgato) per valorizzare il brand Giorgiomare, con l’obiettivo di raddoppiarne i ricavi in cinque anni.

Commenta Giorgio Longhi: «Siamo cresciuti molto rapidamente in questi ultimi anni, togliendoci diverse soddisfazioni. Ora abbiamo deciso di coinvolgere un partner finanziario specializzato, con il desiderio di essere un punto di riferimento nazionale e internazionale nel pesce surgelato e congelato».

Urbis Food, creata nel 2016 da Longhi padre - 30 anni di esperienza nell’ittico e fra gli inventori della catena Sapore di mare - ha chiuso il 2022 con un fatturato di 30 milioni di euro (erano 14 nel 2019), operando in 10 regioni italiane – nel Nord, nel Centro e nel Sud -, grazie a una settantina di punti vendita: diretti, affiliati e corner Gdo.

Presidiare la filiera

Urbis ha la peculiarità di curare in prima persona tutta la catena del valore, dall’approvvigionamento, alla trasformazione, in propri siti produttivi, arrivando alla realizzazione di piatti pronti, e, come detto, alla distribuzione finale.

Il percorso con Fai prevede l’inserimento di nuove figure manageriali, che affiancheranno i 60 collaboratori già in organico, l’ampliamento delle strutture industriali e lo studio delle opportunità di espansione, in un mercato tanto dinamico, quanto frammentato e polverizzato e dove le insegne distributive specializzate sono sempre più rarefatte.

Con questa operazione, Fondo agroalimentare italiano completa il suo programma di investimenti, avviato nel 2018, raggiungendo l'obiettivo di oltre 50 milioni mobilitati in 5 anni attraverso 9 operazioni, condotte, giusto per fare qualche nome, con Albert (ingredienti per gelato), Frigomeccanica (vetrine e arredi refrigerati), Agrimola (castagne) e Sfoglia Torino (snack, sfogliate e torte salate).

Però Unigrains Italia, società di recente creazione ed evoluzione di Fai, ha già annunciato un programma da 80-100 milioni per il prossimo lustro.

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