Prende quota il croissant al gelato. Alla fine del primo semestre del 2025 Sammontana Italia ha realizzato ricavi pro-forma (dei 12 mesi precedenti) per 972 milioni di euro (+2,1%) con un Ebitda corretto di 182 milioni.
La pasticceria dolce/salata ha realizzato il 69% dei ricavi e il gelato il 31%. Il 24% del giro d’affari è realizzato all’estero (tra cui Nord America, Germania, Austria, Svizzera e Francia).
La società nata dalla fusione fra Sammontana (gelati) e Forno D’Asolo (pasticceria surgelata) ha l’obiettivo di raddoppiare il fatturato in 5 anni.
In Italia il Gruppo è operativo nell’Horeca (73%) e nella Gdo (27%). Nell’Horeca sono attivi i brand Sammontana, Bindi, Tre Marie, Il Pasticcere, BonChef, Mongelo e Forno d’Asolo.
Nei primi 6 mesi del 2025, le sinergie strutturali di Sammontana Italia sono state di 6,5 milioni. E se ne stimano altre per 20,5 milioni entro giugno 2026. Il ceo Alessandro Angelon (ex di Forno d’Asolo per 10 anni) ripone grandi aspettative sul mercato nordamericano, dove il brand di punta Bindi (presente da 30 anni) ha realizzato ricavi, nei 12 mesi terminanti a luglio 2025, per 68 milioni di dollari, +8 milioni sull'anno fiscale 2023. Negli Usa è arrivato anche l’iconico gelato “Barattolino” di Sammontana Usa, promosso con campagne sui social media, eventi dal vivo e l’aiuto della catena Eataly Usa.
Anche la neo-acquisita canadese La Rocca ha performato nel primo semestre: +31% del fatturato e margine al 17,3% nel business della pasticceria.
Il Gruppo italiano conferma che entro l’inizio del 2026 si completerà l'integrazione One Company delle due piattaforme informatiche. Sammontana Italia opera con 9 stabilimenti in 4 Paesi e 2.600 addetti.
Alla fine dell’estate, Sammontana Italia ha emesso un bond da 125 milioni cosiddetto “tap” cioè che si è aggiunto all’altro prestito obbligazionario da 800 milioni collocato nel 2024 per realizzare il merger.
L’agenzia di rating americana Fitch ha declassato le obbligazioni senior garantite da 925 milioni a B+ da BB-. La strategia peraltro punta alla crescita organica e alle acquisizioni di piccoli operatori del settore e di alcuni distributori in Italia, Stati Uniti ed Europa.
Fitch sottolinea la solidità di Sammontana Italia e i moderati rischi nel raggiungimento di sinergie di fatturato e di costo, nonché la possibilità di un flusso di cassa libero positivo e duraturo a partire dal 2026.
Sammontana Italia è controllata da Sammontana Holding, di cui la famiglia Bagnoli detiene il 58%, e dal fondo di private equity Investindustrial con una quota del 42%.
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