Pet market: Fai rileva Gruppo Carbone
Pet market: Fai rileva Gruppo Carbone
- Information
Il ricco mercato dei prodotti per animali domestici fa sempre gola, specie perché, nella nostra Italia, ci sono 65 milioni di pet.
E i relativi proprietari non sono disposti, anche in tempi di perdita del potere di acquisto e di redditi bassi, a risparmiare più di tanto su cure, nutrizione e servizi per cani, gatti & Co.
Così Fai, Financial advisory investment, società con sede a Milano, ma fondata a Brescia nel 2008, ha portato a termine un tris di acquisizioni, nel settore della produzione artigianale di accessori e alimenti destinati ai nostri amici di casa, rilevando Igc Leopet, Carbone pet products e La Dolce Vita.
Dall'artigianato alle private label
Le tre aziende formano un gruppo di tipo familiare, creato dall’imprenditore Giancarlo Carbone, hanno tutte sede in Toscana, presentano un giro d’affari aggregato di 23 milioni di euro e danno lavoro a un centinaio di collaboratori.
Più in dettaglio Igc attraverso il marchio Leo Pet, è nata nel 2013 e si rivolge ai negozi specializzati con una gamma che comprende, soprattutto, cucce, cuscini, giochi e articoli per la cura e l’igiene.
Anche Carbone pet opera, ma da più di 20 anni, nel non food, con una proposta di cucce, cuscini e giacigli e guinzagli destinati al mondo delle private label. Ha un livello di industrializzazione che le permette di arrivare a una produzione giornaliera di 10 mila pezzi, una ‘fabbrica’ di 9 mila mq e 78 retailer clienti, in Italia e in Europa.
Torta e biscotti anche per Fido
La Dolce Vita, invece, è specializzata nella produzione di pasticceria artigianale per gli animali di casa: torte, biscotti, panettone e altro.
Lo scopo dell’operazione è di allargare gli orizzonti del gruppo, come spiega Guglielmo Ruggeri, founding partner di Fai: «Supporteremo lo sviluppo internazionale delle tre società, in un settore con ampi margini di crescita e sempre più attento ai prodotti di alta qualità, attraverso l’unicità e l’artigianalità del Made in Idaly e, nello specifico, del made in Tuscany».
La transazione, il cui ammontare non è stato reso noto, si è svolta per conto di un club deal, denominato Montenapo Club, e composto da investitori privati della Lombardia e dell’Emilia-Romagna.
Leggi anche: Croci acquista Camon, nasce un leader nel pet care
Ti è piaciuto l'articolo?
Iscriviti alla newsletter e non perderti gli altri aggiornamenti.