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Bonduelle vara un piano triennale

Bonduelle vara un piano triennale
Le cifre chiave dell'esercizio 23-24

Bonduelle vara un piano triennale

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Luca Salomone

Risultati positivi, anche se in chiaroscuro, e un forte piano di cambiamento per i prossimi tre anni: questi i fatti di gruppo Bonduelle, presto B-Corp globale (in Italia lo è già, da maggio 2023).

Per vincere domani

E proprio oggi, 7 ottobre, la multinazionale francese ha presentato il programma ‘Transform to win’, il cui scopo è di proteggere la continuità dell’impresa e i suoi 170 anni di retaggio.

«Dobbiamo evolvere in un ambito mondiale segnato dall’incertezza economica e geopolitica, da tensioni sui consumi e perdita del potere di acquisto – sottolinea Xavier Unkovic, direttore generale -. Ma i nostri marchi, grazie a innovazioni mirate e a posizionamenti adatti, crescono. Il prossimo anno sarà un periodo di transizione importante con un piano di sviluppo che preparerà il rilancio e poi l’accelerazione delle nostre performance».

I punti chiave vertono, infatti, su 5 elementi: incremento generale delle prestazioni del gruppo, innovazione e potenziamento dei marchi, presidio delle geografie chiave, miglioramento dell’efficienza operativa, approfondimento delle azioni di sostenibilità, ambientali e sociali.

In qualche misura la ‘riforma’ è già in corso, visto che, a fine agosto, è stato avviato il progetto di cessione delle insalate confezionate in Francia e Germania (l’Italia è esclusa, leggi altro articolo di Distribuzione moderna), due nazioni nelle quali il mercato ha registrato flessioni accentuate.

Più in dettaglio Bonduelle frais France sarà ridimensionata, con la cessazione - e poi cessione - del sito produttivo di Saint-Mihiel (Dipartimento della Mosa), mentre, sono state avviate negoziazioni esclusive per vendere il ramo quarta gamma a Les Crudettes, nell’Esagono, e a Taylor farms, in Germania.

Redditività in crescita

Bilancio. Il Consiglio di vigilanza, riunitosi il 4 ottobre, ha ufficializzato che il giro d’affari dell’esercizio 2023-2024, chiuso il 30 giugno 2024, si è attestato a 2.371,8 milioni di euro, con una crescita, a dati comparabili, del 2,7 per cento, che diventa un -1,4% considerando gli effetti valutari.

Il risultato operativo lordo, reddito d’impresa, fa segnare una progressione notevole, rispettivamente del 30,5% (cambi sterilizzati) e del 14,3 per cento, mentre il margine operativo lordo (75,3 milioni di euro) si piazza al 3,2% del fatturato, con un andamento che supera le previsioni.

Geograficamente la macroarea più importante è l’Europa, che incide per il 65,7% sull’attività della multinazionale, con una progressione, depurata dall’effetto cambi, del 3,3%, dato che varia ben poco (+2,9%) considerando gli scostamenti delle divise.

Per prodotto sono particolarmente in positivo le conserve vegetali e i surgelati forniti a soggetti terzi, ossia Gdo e Horeca.

L’Europa, nel suo insieme e considerando tutte le merceologie, registra, grazie alla solidità e notorietà del marchio, una crescita del Mol del 5,1% (dati comparabili) e una progressione di 40 punti base, nonostante un calo in volume e un’ulteriore avanzata delle Mdd.

Ma gli utili scendono

Il resto del mondo - Nordamerica, Asia, mercati emergenti -, ha un peso, sui ricavi totali, del 34,3% con un +2,4% a cambi costanti e un -9,4% a cambi correnti.

Dinamico, nel contesto globale, è specialmente lo scacchiere Eurasia-nazioni emergenti, contrassegnato dal buon andamento delle conserve Bonduelle e da un’accelerazione dei surgelati nella Gdo.

Il risultato finanziario lordo del gruppo si attesta a -35,1 milioni di euro, contro i -31,3 milioni nel precedente esercizio a causa di un aumento dello stock, a sua volta legato a una generalizzata riduzione dei consumi nei periodi di maggiore inflazione, nonché all’innalzamento dei tassi di interesse delle maggiori divise monetarie utilizzate dal gruppo.

Tenendo conto delle imposte e degli scostamenti valutari, il risultato netto dell’esercizio 23-24 è negativo per 119,8 milioni di euro, rispetto ai +14,5 milioni precedenti.

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