Significativa operazione fra due importanti realtà cooperative. Terremerse ha siglato un accordo con Ma.ge.ma, che punta alla dismissione del settore carni.
L’intesa prevede, innanzitutto, l’affitto triennale della divisione, a decorrere dal 1° febbraio 2026, ma l’operazione, comporta anche la definitiva cessione. E ciò per massimizzare tutte le sinergie in questo mercato.
In una nota si legge che “in un panorama sempre più competitivo, il settore carni di Terremerse (25 milioni di euro di fatturato e 190 dipendenti nello stabilimento di Voltana, Ravenna) potrà trovare maggiori opportunità di sviluppo proprio in Ma.ge.ma. che, grazie anche al consolidato rapporto associativo con Gruppo Martini, si distingue come uno degli attori più dinamici e solidi dal punto di vista delle prestazioni economiche e industriali. L’attenzione al territorio e alle persone sono valori comuni a entrambe le realtà produttive ed è in quest’ottica che verranno mantenuti il livello occupazionale e gli standard di qualità».
Facciamo un po’ di chiarezza. Terremerse, con sede centrale a Bagnacavallo, nel ravennate, è una cooperativa agroalimentare multifiliera, con una propria sezione O.P. Ortofrutta. I suoi maggiori interessi spaziano nelle forniture agricole, nei cereali e proteici, oltre che nella frutta e verdura.
La cooperativa, con un fatturato consolidato 2024 di 292,1 milioni di euro è costituita da più 6mila soci, conta circa 70 consulenti e tecnici agricoli e 400 dipendenti, tra fissi e avventizi.
In termini di ripartizione dei ricavi sono le agroforniture, con 114 milioni di euro, a fare la parte del leone.

Ma.ge.ma, di Ravenna, è anch’essa una cooperativa di prima grandezza, con un giro d’affari, 2024, di oltre 244 milioni di euro. La sua filiera è incentrata, in modo praticamente esclusivo, sul comparto carneo con speciale riguardo a suino, coniglio e avicoli.
Le attività comprendono macellazione, trasformazione, preparazione e confezionamento, con una vasta offerta di prodotti di terza gamma, come vaschette, hamburger, spiedini e arrosti.
La società, come accennato, partecipa alla filiera di Gruppo Martini.
Martini alimentare di Ravenna è, a sua volta, un colosso delle carni, che presidia tutte le fasi, dal campo alla tavola e che offre, fra le altre cose, un ricchissimo assortimento di elaborati. Il fatturato di questa società ammontava, lo scorso anno a 560,6 milioni di euro.
Del gruppo, molto diversificato, fa parte anche la divisione Martini Zootecnica, di Budrio di Longiano (Forlì Cesena), la quale si incarica di selezionare e produrre mangimi per moltissime specie di animali da reddito.
Sommando tutto il Gruppo Martini ha un fatturato consolidato, come si legge nel report di sostenibilità 2023, di 1 miliardo e 115 milioni di euro e dà lavoro a un organico di 2.500 persone.
GRUPPO MARTINI IN CIFRE (Report di sostenibilità 2023)

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