La Francia promuove la triplice alleanza delle centrali
La Francia promuove la triplice alleanza delle centrali
- Information
Nell'Esagono ma, per molti versi, in altri Paesi, si annuncia una stagione infuocata per le negoziazioni commerciali 2025. Infatti, non solo è nata Aura retail alliance, ma questa, subito dopo la sua costituzione, ha fatto quadrato con altre due centrali (europee), ossia Epic partners ed Everest.
Lo scopo è guidare le trattative con le multinazionali, specialmente per il settore alimentare.
Aura vuol dire 12 mila punti vendita
Ma andiamo con ordine. Aura, presentata il 23 settembre, vede schierati Groupment les mosquetaires (Intermarché e Netto, per il food, e poi Bricomarché, Brico Cash, Bricorama e altri), Auchan retail e Casino (dunque la rete omonima, più quelle di Franprix, Monoprix e Cdiscount).
La somma dei fatturati è di 86 miliardi di euro, compresi i carburanti e le attività estere: 44 per il primo, 33 per il secondo e 9 per Casino, molto ‘dimagrito’ dopo la crisi e i molteplici tagli degli scorsi anni.
Punti vendita: qui Aura, sommando food e non food, supera i 12 mila negozi (Francia più estero).
Il patto con Epic e con Everest
Verso l’industria, si è detto, è stata, quasi immediatamente, siglato un patto con Epic, che mette insieme otto imprese distributive: la tedesca Edeka, la svizzera Migros, la polacca Biedronka, Jerónimo Martins (Portogallo), Ica (Svezia), Magnit (Russia), il supermercato online Picnic (Olanda) e l’italiana Esselunga, entrata due anni fa.
A Everest, invece, aderiscono, di nuovo, Edeka e Picnic, ma anche la belga-olandese Jumbo (circa 10 miliardi di giro d’affari nel 2022).
In altre parole, la triplice, raccoglie, al netto dei doppioni, 12 aziende della distribuzione moderna, con lo scopo, di rafforzare il potere di trattativa nei confronti delle multinazionali.
Specializzati per ogni occasione
Torniamo ad Aura, che, sicuramente, merita qualche parola in più. La nuova centrale avrà una durata di 10 anni, dunque fino al 2034, e, per gli acquisti alimentari, sarà ripartita in tre organizzazioni: Aura retail achats alimentaires, che tratterà con 200 marchi industriali, Aura retail international food services, che negozierà i servizi erogati dai fornitori industriali in Portogallo, Spagna, Francia, Belgio, Lussemburgo, Polonia, Romania e Ungheria e, per le Mdd, Aura retail private label.
Per il non-food le strutture sono due: Aura retail international non-food services, che giocherà il ruolo di controparte dell’Idm, mentre la già esistente Oia (Organisation intragroupe des achats), nata in casa Auchan, concentrerà i rapporti con i copacker.
Ti è piaciuto l'articolo?
Iscriviti alla newsletter e non perderti gli altri aggiornamenti.