Carrefour ha dato il via al processo di conversione sotto la propria insegna delle grandi superfici Cora acquisite, nell’Esagono, da Louis Delhaize.

L’operazione, avviata nel 2023, è stata portata a termine il primo di luglio 2024.

Da ricordare che la transazione fra il gruppo belga e quello francese ha portato sotto l’egida di Carrefour non solo 60 iper, ma anche 115 super Match e che, in Romania altri 19 Cora (fra ipermercati e supermercati), sono passati nell’orbita dello stesso Carrefour.

Un calendario in tre tappe

L’agenda francese è articolata in tre scaglioni: 19 iper hanno mutato veste il 1° ottobre. Altri 20 saranno trasformati a metà mese, mentre i restanti 21 effettueranno la migrazione a fine ottobre.

In un periodo di transizione molto breve - due settimane senza chiusure – al cambio farà seguito il riallineamento e potenziamento degli assortimenti e l’immissione delle varie linee di private label.

L’ultimo passaggio sarà dedicato alla segnaletica interna e alle divise di 17 mila lavoratori ex Cora, per arrivare a tre giornate di tipo celebrativo, fissate, rispettivamente, il 25 ottobre, il 5 novembre e il 19 novembre.

Gruppo Carrefour, come si legge in una nota, intende preservare gli elementi che hanno portato al successo il marchio Cora, coniugandoli, chiaramente, con i fattori più rilevanti della propria offerta: 6 mila referenze di private label, un abbattimento dei prezzi del 10% su 3 mila articoli, tante promozioni quotidiane, un’ampia gamma di prodotti locali e regionali e, a partire dal 2025, un programma fedeltà dedicato.

Il canale iper supera le 310 unità

A questo si aggiungeranno, sempre dal 2025, ormai alle porte, i servizi al consumatore, sia di tipo distributivo, sia di carattere finanziario.
Non dimentichiamo che in Francia, esiste, da oltre 40 anni, Carrefour banque et assurance, che conta oggi più di 2 milioni di clienti.

Secondo Statista, nel 2023, gli ipermercati Carrefour sul suolo dell’Esagono erano 253, un dato che passa, in questo modo, oltre la soglia dei 310 insediamenti.

Sempre la stessa fonte riporta che, durante lo scorso anno, la Francia aveva un’incidenza largamente superiore a un terzo sul fatturato consolidato a livello mondiale (83,3 miliardi di euro). Parliamo di 38,2 miliardi di euro, rispetto ai 23,65 del resto d’Europa e ai 21,4 dell’America latina.

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