Si è svolto a Roma, presso il Masaf, un incontro positivo del Tavolo della filiera del pomodoro, convocato su richiesta dell’OI Pomodoro da Industria Centro Sud.
Alla riunione, presieduta dal sottosegretario Patrizio La Pietra, hanno partecipato tutti i rappresentanti della filiera per definire strategie comuni a sostegno del comparto. L’Anicav, presente al Tavolo con il presidente Marco Serafini e il direttore generale Giovanni De Angelis, ha posto l’accento su alcuni temi importanti: governance di filiera e importanza del dialogo interprofessionale, emergenza idrica, calo delle rese agricole legato alle limitazioni, imposte dall’Ue, all’utilizzo di molecole attive in agricoltura in assenza di valide alternative.
Alla luce delle criticità che, in particolare nel Bacino Centro Sud, hanno caratterizzato la campagna di trasformazione del pomodoro, nel confronto si è posto l’accento sulla difficoltà di dialogo tra parte agricola e parte industriale e sulla necessità di una maggiore vigilanza sul rispetto delle regole e dei contratti da parte del Ministero a cui è stato chiesto di creare una cornice istituzionale entro cui muoversi per potersi dare delle regole chiare e cogenti.
Il Ministero ha fornito importanti rassicurazioni sulla richiesta, più volte sollecitata dall’Anicav, di creazione di un’opera infrastrutturale di collegamento tra la diga di Occhito, in provincia di Foggia, e quella del Liscione, in provincia di Campobasso indispensabile per la sopravvivenza della coltura del pomodoro nell’areale foggiano. A tal fine, il sottosegretario La Pietra nei prossimi giorni farà visita al Consorzio per la bonifica della Capitanata.
“Esprimiamo grande soddisfazione per la convocazione del Tavolo – dichiara Marco Serafini, presidente di Anicav –. È stata avviata un’importante interlocuzione sulla governance di filiera che, soprattutto nel bacino Centro Sud, rappresenta un serio problema per la difficoltà di dialogo tra le parti e sulla necessità di un rilancio dell’Interprofessione per riequilibrare i rapporti tra parte agricola e parte industriale. Abbiamo, inoltre, ricevuto rassicurazioni su un intervento del Ministero della Salute in merito alle limitazioni all’uso di agrofarmaci e fertilizzanti per frenare il calo delle rese dei nostri agricoltori, rispetto a quelle dei Paesi nostri competitor”.