Una ricerca condotta dall’agenzia di analisi dei trend Caramel per Sonoco identifica il packaging come fattore decisivo nelle scelte di acquisto della Gen Z, in particolare nel settore food & beverage.
Il packaging non più percepito come elemento puramente funzionale, ma assume oggi un ruolo centrale nel modo in cui i giovani consumatori interpretano l’identità di un brand, ne valutano i valori e ne riconoscono la rilevanza culturale.
Attraverso una combinazione di analisi socioculturale e dati comportamentali, lo studio individua sei trend chiave che stanno ridefinendo il rapporto della Gen Z con i prodotti, offrendo ai brand nuove prospettive per restare competitivi in un panorama Fmcg in continua evoluzione.
Dal pesce in scatola all’olio d’oliva, i prodotti di uso quotidiano in dispensa vengono reinterpretati come simboli di qualità, piacere e cura di sé, complice anche l’ascesa di packaging dal forte impatto estetico.
Il packaging che suscita emozione o colpisce per estetica tende a ottenere rapidamente visibilità online, alimentando la scoperta e stimolando la prova del prodotto. Questo circolo virtuoso consente ai design più iconici di diventare virali, influenzando non solo ciò che le persone apprezzano, ma anche ciò che vedono e, infine, scelgono di acquistare.
Secondo Ad Age (2024), l’81% della Gen Z ha provato un prodotto proprio grazie a un packaging distintivo, e il 63% ha ripetuto l’acquisto per lo stesso motivo.
La presentazione visiva ha un impatto diretto sul comportamento dei consumatori, soprattutto tra i più giovani, che considerano il packaging come un’estensione del proprio stile personale.
Dalle finiture opache alla tipografia retrò, fino alle confezioni collezionabili, i formati guidati dal design superano costantemente le alternative più semplici sia in termini di engagement online che di attrattiva percepita.
I post su Instagram che mostrano packaging in metallo dal design vintage ottengono infatti il 23% di interazioni in più rispetto alle varianti minimaliste (Pmarketresearch, 2025). Tra i consumatori più giovani, il 60% dichiara che le finiture metalliche opache o satinate influenzano in modo significativo le decisioni di acquisto (Mintel, 2024).
Con il 63% della Gen Z europea che oggi preferisce riunirsi a casa piuttosto che in spazi pubblici (YPulse, 2025), rituali quotidiani come il “restocking” o il consumo in solitaria assumono un significato più intenzionale. In questo contesto, il packaging viene osservato con maggiore attenzione non solo per la sua funzionalità, ma anche per il ruolo che svolge nel definire l’ambiente domestico e la presenza online.
Tendenze come #fridgescaping e i video di riordino domestico mostrano come l’attrattiva visiva e il senso di ordine trasmesso dalle confezioni possano offrire conforto, stimolare la creatività e favorire la condivisione sui social.
Parallelamente cresce la domanda di formati monoporzione, capaci di bilanciare praticità e valore estetico. Il mercato globale dei packaging monodose e in formato mini è infatti destinato a crescere dai 10,65 miliardi di dollari del 2024 ai 15 miliardi di dollari entro il 2030 (Markets and Markets, 2024).
Con la progressiva fusione tra lavoro e tempo libero, i consumatori della Gen Z attribuiscono sempre più valore a un packaging che sia al tempo stesso portatile e rispettoso dell’ambiente.
Nel 2024 i contenitori “on-the-go” hanno rappresentato il 27,5% del mercato globale dello storage alimentare, con l’acciaio inox che ha conquistato il 55% dei ricavi legati ai contenitori termici (GlobalData & Research and Markets, 2024).
Parallelamente, il 55% della Gen Z dichiara di preferire le lattine in alluminio alla plastica, citando la riciclabilità e la praticità come fattori chiave delle proprie scelte di acquisto (Can Manufacturers Institute, 2023).
La sostenibilità resta un fattore chiave per la Gen Z, ma diventa veramente rilevante quando è accompagnata da chiarezza, creatività e design significativo.
Il 60% della Gen Z, infatti, preferisce packaging riciclabili e percepisce il metallo come scelta più responsabile dal punto di vista ambientale (McKinsey, 2024), ma i giovani consumatori sono anche attratti da confezioni che siano visibilmente e credibilmente sostenibili.
Queste aspettative attraversano le generazioni: l’82% dei consumatori europei afferma di essere più propenso all’acquisto se il prodotto è confezionato in metallo, e il 70% è disposto a pagare un premium del 15-20% per lattine metalliche riciclabili (Sonoco Metal Packaging Emea consumer survey, 2024).
Oltre alla riciclabilità, i consumatori apprezzano formati riutilizzabili, contenuti riciclati e persino soluzioni di riuso creativo.
Il 73% della Gen Z privilegia la riutilizzabilità degli imballaggi e il 78% cerca packaging riciclabile localmente (Duo, 2023). Stanno guadagnando popolarità anche i sistemi di ricarica in alluminio – come ricariche in lattina per prodotti per la casa o per la cura della pelle – mentre le tendenze su TikTok mostrano lattine riutilizzate come contenitori, elementi d’arredo o regali.
La Gen Z ricerca sempre più prodotti che riflettano l’identità personale, il patrimonio culturale e i valori condivisi.
Secondo Mintel (2024), il 65% dei giovani preferisce packaging che trasmetta autenticità e tradizione, mentre il 45% è attratto da formati collezionabili che creano connessioni con fandom, rituali o comunità di nicchia (Mondelez, 2025).
In questo contesto, il packaging diventa più di un semplice contenitore: diventa parte della narrazione. Design basati sullo storytelling, spesso realizzati con lattine metalliche o edizioni limitate, trasformano la confezione in un’esperienza duratura: un ricordo, un elemento di conversazione o un simbolo di appartenenza.
L’identità della Gen Z è anche modellata dai tempi in cui vive – incerti, frenetici e digitalmente saturi. Per questo molti giovani accolgono ironia, leggerezza e stravaganza nel design del packaging come forma di resistenza. Quindi, un packaging che rispecchia questi bisogni emotivi aiuta i brand a creare connessioni più umane e autentiche.
Commentando la ricerca, Laetitia Durafour, marketing director di Sonoco Metal packaging Emea, ha dichiarato: "Il design ha sempre avuto un ruolo centrale nel packaging, ma oggi pesa più che mai. Non si tratta più solo di farsi notare sugli scaffali o di rafforzare il valore del brand: si tratta di trasmettere valori, creare connessioni emotive e lasciare un’impronta in un mondo digitale".
Virginie Lorenzato, ceo di Groupe Caramel, ha aggiunto: "I consumatori della Gen Z non acquistano più semplicemente un prodotto: scelgono un’esperienza, una storia, una posizione. Con questo studio, volevamo mettere in luce i sottili segnali che stanno ridefinendo il ruolo del packaging in un connubio tra estetica, rilevanza sociale e impatto ambientale. Per noi significa immaginare il packaging come un vero e proprio mezzo culturale: uno spazio di espressione, emozione e connessione. Il packaging non è più solo un contenitore: è un motore di desiderio, identità e comunità, ed è su questo terreno che si giocherà gran parte dell’appello dei brand di domani".