Etichettatura ambientale: pubblicato il sesto rapporto di IdentiPack
Etichettatura ambientale: pubblicato il sesto rapporto di IdentiPack
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Sale al 56,4% la quota dei prodotti a scaffale che riporta on-pack indicazioni su tipologia di imballaggio e conferimento in raccolta differenziata. Quota che sale all’80% delle confezioni effettivamente vendute.
Sostanzialmente stabili, invece, le certificazioni sulla compostabilità, le informazioni aggiuntive per la differenziata di qualità, marchi o altre indicazioni ambientali volontarie, e indicazioni per visionare digitalmente le informazioni ambientali. È quanto emerge dal sesto rapporto, appena pubblicato, di IdentiPack, il primo Osservatorio nazionale sull’etichettatura ambientale del packaging per il largo consumo, frutto della collaborazione tra Conai e Gs1 Italy.
Analizzando oltre 138mila prodotti di largo consumo venduti in supermercati e ipermercati italiani, IdentiPack rileva che marchi, certificazioni e informazioni ambientali volontarie sono ancora limitate, ma con qualche eccezione. Il freddo si conferma il primo settore merceologico per la comunicazione delle informazioni ambientali, non solo quelle obbligatorie: ben il 14,4% delle referenze riporta sulla confezione informazioni aggiuntive per una raccolta differenziata di qualità. Seguono carni e fresco. Il cura casa si distingue invece per la più alta percentuale (30,4%) di confezioni che indicano al consumatore di visionare digitalmente le informazioni ambientali.
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