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Cso Italy: buona la campagna estiva dell’ortofrutta

Cso Italy: buona la campagna estiva dell’ortofrutta

Cso Italy: buona la campagna estiva dell’ortofrutta

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redazione

Secondo quanto rilevato dall’Osservatorio di Mercato di Cso Italy, da gennaio a ottobre 2024 sono stati acquistati circa 4,3 milioni di tonnellate di ortofrutta da parte delle famiglie italiane per il consumo fresco e domestico, in linea con i quantitativi dello stesso periodo del 2023. 

In questo parziale d’anno, la spesa degli italiani in ortofrutta è di oltre 10,5 miliardi di euro e cresce del 2% a causa di un lieve incremento del prezzo medio. 

Gli acquisti delle principali specie frutticole sono andati in generale bene; ottima performance per le nettarine, i cui acquisti risultano in crescita per il secondo anno consecutivo: +12% sull’anno precedente. Lieve flessione invece per le pesche, pari a -3% sul 2023, che però non azzera il vantaggio sullo scorso anno in termini di specie; infatti, pesche e nettarine nell’insieme registrano un +2%. 

Scende di 3 punti percentuali il consumo di albicocche, a fronte però di un +3% delle susine e di un +22% delle ciliegie, dopo la disastrosa campagna del 2023. 

Consumi in netto aumento anche per l’uva da tavola fino a settembre, poi una flessione importante nel mese di ottobre ha portato a un risultato complessivo di +1%. Scende del 2% l’acquisto di angurie, ma aumenta del 4% quello dei meloni. Nel complesso delle specie estive, gli acquisti al dettaglio sono aumentati del 2%. 

«Difficile al momento – precisa Elisa Macchi, direttrice di Cso Italy – fare una proiezione di chiusura d’anno. Il 2024, dopo i primi due mesi segnati da contrazioni, era partito bene, con variazioni sempre positive da marzo fino a tutto agosto. Dopo un prima lieve battuta d’arresto in settembre, quando i quantitativi sono scesi dell’1%, ottobre ha segnato invece un -5% rispetto allo stesso mese del 2023. Il calo è da imputare al comparto della frutta: -10%. In particolare, hanno sofferto le mele, scese nel mese dell’8%, e l’uva da tavola, calata di un pesante 22%». 

I dati di novembre e dicembre risulteranno decisivi per il consuntivo 2024.

       
       

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