Ne ha fatta di strada Dimeglio in dieci anni di vita. Fondata nel 1998, la catena - che fa capo al Gruppo Interdis - conta oggi su 647 punti vendita in 12 regioni, su un fatturato alle casse di 2.085 mln di euro e su una buona notorietà dell’insegna, sostenuta anche da costanti campagne pubblicitarie a livello nazionale.

Dieci anni importanti che la catena distributiva ha voluto festeggiare nei giorni scorsi organizzando, nella suggestiva cornice di Castel del Monte ad Andria (Ba), l’evento Retail 2.0: la distribuzione entra nel futuro.

Introducendo il convegno, Paolo Barberini, presidente di Interdis e di Federdistribuzione ha parlato dello sviluppo della distribuzione moderna in Italia, sostenuto dal contributo del professor Luca Pellegrini. Sono intervenuti inoltre il sociologo Enrico Finzi e il professor Andrea Boltho, docente di economia all’Università di Oxford, soffermandosi sulla difficile situazione economica italiana e sulla sua influenza nel retail, sottolineando come la soluzione dei negozi di prossimità sia quella che meglio riesce a gestire tale crisi.

A margine dell’incontro, il vicepresidente di Interdis e amministratore unico di Dimeglio Gianni Cavalieri ha sottolineato quali – a suo avviso – sono stati i fattori che hanno permesso alla catena distributiva di raggiungere risultati significativi in un tempo così breve: «La coerenza del progetto, innanzitutto. Aver creduto al progetto senza complessi nei confronti degli altri format». «La strategia ad oggi adottata – ha proseguito - ha permesso di conseguire importantissimi traguardi in termini di crescita della rete dei punti vendita e di quota nelle preferenze dei consumatori. Intendiamo perciò proseguire coniugando i valori della prossimità con l’utilizzo delle più moderne leve di marketing”.

Tra i punti di forza della rete di negozi Di Meglio, in effetti, si distinguono proprio il format di prossimità, con superfici medie intorno a 800-900 mq, e le iniziative per conquistare la fedeltà del consumatore. Su quest’ultimo fronte, oltre al radicamento sul territorio, al risalto dato all’impronta familiare e all’attenzione per i prodotti freschi, tipici e regionali, va rilevato l’impegno in termini di attività di loyalty, in perfetta sintonia, peraltro, con quanto fa in generale il Gruppo Interdis (che conta complessivamente su quasi 4 milioni di carte fedeltà distribuite).

A chi ha maliziosamente chiesto come Di Meglio, nonostante i successi fin qui conseguiti, stia affrontando la persistente crisi dei consumi Cavalieri ha risposto in modo chiaro: «Sfortunatamente la subiamo tutti. Noi la stiamo affrontando mantenendo un rapporto quotidiano con i consumatori ma anche cercando di avere una rapida capacità di adattamento». Capacità che, secondo i progetti di sviluppo illustrati, dovrebbe portare la catena (che ha scelto come proprio slogan il fortunato claim Di Meglio. Chiamateci per nome) ad aprire altri 84 nuovi punti vendita nel prossimo biennio.