Aggiornato a
Iscriviti alla nostra newsletter

Rally in Borsa di Campari Group: +11%. Sequestrate azioni di Lagfin per 1,3 miliardi

Rally in Borsa di Campari Group: +11%. Sequestrate azioni di Lagfin per 1,3 miliardi
Simon Hunt, ceo di Campari Group

Rally in Borsa di Campari Group: +11%. Sequestrate azioni di Lagfin per 1,3 miliardi

Information
Emanuele Scarci

La Borsa dice sì ai risultati del terzo trimestre di Campari Group. Nella settimana il titolo del big degli spirits è schizzato dell'11% sopra i 6 euro dopo aver comunicato i dati dei primi 9 mesi del 2025. In sintesi, meno costi del venduto e di struttura e più margini. Probabilmente sono i primi risultati del processo di razionalizzazione e di rifocalizzazione sui prodotti premium. Le cessioni dei brand non core continueranno.

Il rally di Borsa è stato però turbato da un blitz della guardia di finanza di Milano. Venerdi 31 ottobre ha sequestrato azioni Campari per un valore di circa 1,3 miliardi di euro detenute da Lagfin, la holding di diritto lussemburghese con cui la famiglia Garavoglia controlla il gruppo Campari. Il reato contestato è di "dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici" e per "responsabilità amministrativa delle persone giuridiche".

L'indagine ha preso avvio da una verifica fiscale a seguito di un'operazione straordinaria di "fusione per incorporazione" con cui Lagfin ha assorbito la controllata italiana, detentrice del pacchetto azionario di maggioranza di Campari.
Gli approfondimenti hanno permesso di constatare, secondo l'accusa, che, all'atto della fusione, non sono state dichiarate le plusvalenze da cosiddetta "exit tax" per oltre 5,3 miliardi maturate in capo alla società italiana oggetto di incorporazione e non tassate al momento della loro fuoriuscita dal territorio nazionale come previsto dalla normativa fiscale.

Terzo trimestre ok

Tornando ai risultati di bilancio, le vendite di Campari Group sono state nei 9 mesi dell'anno di 2,281 miliardi di euro, +1,5% (nonostante un effetto cambio del -2,4%), l’Ebitda rettificato di 629 milioni (+6,4%) ed è salito dal 24,6% al 25,7% del fatturato. L'utile del gruppo prima delle imposte è stato di 399 milioni (-5,7%).
Il multiplo del debito finanziario netto è di 2,9 volte l’Ebitda. Le spese di pubblicità e promozioni di Campari Group sono salite dell’8% a circa 395 milioni. La stima dell’impatto dei dazi americani è di 37 milioni su base annua.

Per il ceo Simon Hunt (in sella da meno di 10 mesi) “questi risultati sono stati ottenuti in un contesto sfidante. Nel solo 3° trimestre abbiamo registrato una crescita organica del 4,4%. Questo risultato è stato ottenuto grazie alla nostra execution commerciale e alla disciplina dei prezzi che hanno generato una sovraperformance nella maggior parte dei mercati”.
Inoltre “il programma di contenimento dei costi sta mostrando un’accelerazione nei suoi effetti, mentre sul fronte finanziario, la leva è diminuita di 0,7 volte negli ultimi dodici mesi attestandosi a 2,9. La razionalizzazione del nostro portafoglio asset prosegue con la cessione della partecipazione nella piattaforma e-commerce Tannico, e continuiamo a esplorare opportunità di ulteriori cessioni”.
In estate Campari ha ceduto Cinzano (vermouth, sparkling wine e grappa) a Caffo per 100 milioni.

Quali le prospettive per l’intero 2025? Hunt prevede “una crescita moderata delle vendite nette a livello organico e la stima di stabilità dell’utile operativo sulle vendite include l’assorbimento dei dazi americani per quest’anno. Rimaniamo fiduciosi in una crescita di lungo termine e di proseguire nel percorso di riduzione della leva finanziaria”.

La forza degli aperitivi

Il gruppo milanese è ben posizionato nel cogliere il trend low/no alcol dei consumi grazie alla robusta offerta nel beverage. Gli aperitivi (Aperol, Crodino, Bitter) generano circa il 46% dei ricavi, whisky e rhum il 14%, tequila, cognac e champagne il 18,5%, i marchi locali il resto.

Nella mappa della multinazionale, il Vecchio continente è l’unico mercato a tirare, in calo tutti gli altri. In dettaglio, l’Europa produce oltre la metà del fatturato (+3,7% nei 9 mesi) di Campari Group, l’America circa il 44% (-3%) e l’Asia-Pacifico il 6% (-3,7%).

Articoli correlati:

Campari Group cede a Castel-Vins la piattaforma online Tannico

Campari, ricavi a 3,07 miliardi. Impatto dei dazi stimato in 100 milioni

       
       

Logo Ristorazione Moderna

Accedi alla nostra chat bot Ai per cercare risposte alle tue domande
NON HAI TROVATO QUELLO CHE STAVI CERCANDO?
PROVA QUI:
CERCA NEL SITO PROVA LA NOSTRA AI