Bonduelle Group stabilizza ricavi e redditività e riduce il debito. Bene la filiale italiana che, con le sue insalate confezionate, è cresciuta sia a valore che a volume in tutti i segmenti.
La francese Bonduelle, uno dei big mondiali dell'alimentazione sostenibile, promuove la transizione verso una dieta ricca di vegetali e distribuisce 500 varietà in circa 100 mercati.
Nell'anno fiscale 2024/25 (chiuso il 30 giugno scorso) il gruppo francese ha realizzato ricavi consolidati per 2,204 miliardi di euro (-0,9%) e un utile operativo di 83,8 milioni (+0,5%), il 3,8% del fatturato (3,7%). L'utile netto è stato di 19,7 milioni (-108,1 milioni l'esercizio precedente), ma considerando le attività dismesse in Germania e in Francia, il risultato netto sarebbe stato di -11,5 milioni. Il debito netto è sceso da 562 milioni a 436 milioni (2,9 volte l6 utile operativo).
Secondo il vertice aziendale, la performance è in linea con gli obiettivi del primo anno fissato nel piano di rilancio "Transform to win", annunciato nell'ottobre 2024.
I risultati sono trainati dal miglioramento delle performance negli Stati Uniti, dalla riorganizzazione del portafoglio business in Europa e dal rafforzamento dell'efficienza operativa commenta il ceo Xavier Unkovic-. Il rilancio del gruppo proseguirà nell'anno fiscale 2025-2026, alimentato dalla crescita dei suoi marchi e dal continuo miglioramento dell'eccellenza operativa, nonostante un contesto europeo disturbato dall'import di prodotti dalla Cina che beneficiano di misure antidumping. Il top manager stima di conseguire un utile operativo di 90 milioni a perimetro costante.
In dettaglio, l'Europa rappresenta il 61,5% dell'attività aziendale (la Francia il 33,6%) e nell'anno fiscale ha subìto un calo del -3,9% dei ricavi. Le vendite di prodotti in scatola e surgelati sono trainate da Francia e Italia. Le condizioni meteorologiche favorevoli in primavera e all'inizio dell'estate hanno contribuito a sostenere il segmento dei prodotti freschi trasformati.
I mercati extra europei, rappresentano il 38,5% dei ricavi e sono cresciuti del 4,9% su base omogenea. Bene il Nord America (+4,8% e 23% del turnaround) grazie alle soluzioni complete per pasti (ciotole), in aumento di oltre il 10% a volume e valore. Ancora meglio Asia e mercati emergenti con un +5,5% del giro d'affari.
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