Nuova brand image per Bonduelle. Una famiglia su due acquista un prodotto
Nuova brand image per Bonduelle. Una famiglia su due acquista un prodotto
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di Emanuele Scarci
Bonduelle si rifà il look e rilancia l’obiettivo della transizione alimentare vegetale.
Ieri la società transalpina ha presentato a Milano la sua nuova brand image che, secondo l’azienda, riassume la sua mission: nel logo emerge l’iconica B di Bonduelle che contiene una foglia rivolta verso l’alto e simboleggia il futuro e l’innovazione. Le foglie e il seme sottolineano la componente vegetale della sua offerta e l’approccio sostenibile. Infine l’arco, ripensato in una chiave più moderna, evoca un raggio di sole, simbolo dell’impatto positivo dell’azienda nel promuovere la transizione verso un'alimentazione a base vegetale.
Fondata nel 1853 nel nord della Francia da Louis Bonduelle, oggi l’azienda propone 4 categorie di prodotti a base vegetale: surgelati, freschi, ambient e piatti pronti. Bonduelle dichiara che il brand viene scelto cross categoria dal 10,2% dei consumatori, raggiungendo una penetrazione tra le famiglie italiane del 56,3%. Nell’intero settore food, Bonduelle è il 12° brand per penetrazione.
In Italia, l’azienda è presente con due stabilimenti situati a San Paolo d’Argon (Bergamo) e Battipaglia (Salerno) che impiegano oltre 400 addetti.
Meno proteine più vegetali
“Il nuovo logo - ha detto Laura
Bettazzoli, marketing director di Bonduelle Italia - rappresenta l’attenzione
che riserviamo per le persone e per il pianeta. Lo vedremo a partire
dall’autunno sui prodotti freschi. E poi da novembre sul mais e, a seguire, su
tutti gli altri prodotti”.
Ipsos ha condotto una ricerca per conto di Bonduelle sui consumatori che
seguono un’alimentazione flexitariana, ovvero ridurre l’assunzione di carne e
proteine animali ma senza rinunciarvi del tutto.
Il 68% della popolazione nei paesi in cui è stata svolta l’indagine (Francia,
Germania, Italia, Olanda, Polonia, Russia, Usa, Uk) adotta un comportamento
flexitariano, anche se non sempre consapevole. Per quanto riguarda l’Italia, i
flexitariani consapevoli e continuativi (ovvero chi sostiene di adottare
un’alimentazione flexitariana tutto l’anno) sono il 12% del totale, il 30% sono
flexitariani consapevoli ma saltuari, mentre il 23% dichiara di aver ridotto il
consumo di carne.
Insieme a vegani, vegetariani e pescetariani, è il 69% dei consumatori italiani
ad aver ridotto il consumo di proteine animali. Solo il 31%, infatti, non vuole
cambiare la propria alimentazione.
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