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Centri commerciali: cosa bolle in pipeline

Centri commerciali: cosa bolle in pipeline
La pipeline dei prossimi tre anni

Centri commerciali: cosa bolle in pipeline

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Luca Salomone

Il mercato italiano del retail real estate conferma, nel 2024. la sua solidità con 1.346 strutture attive. Gli shopping center, nell’Osservatorio elaborato da Reno your retail partners per Confimprese, sono 997.

E questo con una crescita media annua dello 0,9% nel periodo 2019-2024.

Visitatori: flussi più omogenei

Si conferma l’interesse verso centri di fascia media e alta, che denotano livelli di mancata occupazione in calo e richieste di affitto che tornano su livelli leggermente più abbordabili, dopo la volata dello scorso anno.

La pipeline di sviluppo include 15 tra nuovi progetti e ampliamenti previsti entro il 2027, evidenziando la fiducia degli investitori nel settore.

Parchi commerciali e travel sono i canali maggiormente in sviluppo con una tendenza del +10,1% nel periodo 2019-2024. In leggero calo, invece, i factory outlet center (-0,6%) che sono tuttavia reduci da stagioni molto brillanti e caratterizzate da ampliamenti e da molti arrivi di nuovi tenant.

L’analisi dei flussi commerciali dei visitatori, condotta su un campione di 160 centri commerciali, con l’ausilio dei dati (di geodata intelligence) di PlaceSense, evidenzia una crescita del 4,8% rispetto allo scorso anno, per un cumulato del +20,5% rispetto al 2021.

Nei mall l’evoluzione dei comportamenti di visita conferma e rafforza le tendenze emerse l’anno scorso: cresce il traffico nei giorni feriali, si riduce leggermente l’affollamento nel fine settimana e salgono le frequenze nelle ore mattutine, a discapito di quelle serali. In sostanza il flusso si fa più omogeneo.

Nuove aperture al 27 per cento

Nel mese di ottobre 2024 le 71 catene analizzate, alimentari e non, per un totale di 15.893 punti vendita, hanno affermato di essere intervenute - con aperture, chiusure o riallocazioni -, sul 27% della rete, dal 2021 in poi.

I settori merceologici con la dinamica di sviluppo più intensa sono l’alimentare e bevande, specie la ristorazione, e i punti vendita di prodotti per animali e giardinaggio. Al contrario i più statici si dimostrano i retailer di articoli per la casa, elettronica e beni per la persona.

Il Nord-ovest resta il fulcro dello sviluppo. Infine, se centri commerciali e centri storici sono sempre i luoghi privilegiati del commercio, crescono anche siti animati dal traffico auto e mete di attrazione non cittadine, magari turistiche o storiche.

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